Truffa al sistema slot. Raggiro sul fondo cassa sequestrati 5 milioni

Indagine della Guardia di Finanza: sette gli indagati. Due di loro per un anno non potranno esercitare attività d’impresa.

Truffa al sistema slot. Raggiro sul fondo cassa sequestrati 5 milioni

Truffa al sistema slot. Raggiro sul fondo cassa sequestrati 5 milioni

A conclusione dell’operazione di polizia economico-finanziaria "Easy slot", i finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Varese, su delega della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Varese, hanno dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro preventivo nei confronti di 2 persone per un totale di 4.761.000 euro e al divieto di esercitare attività d’impresa per 12 mesi a carico dei due indagati. L’indagine è partita dalla denuncia da parte di Lottomatica nei confronti di un gestore responsabile dello "scassettamento" (prelievo dei soldi giocati) delle sale slot in ordine alle ipotesi di reato di peculato e appropriazione indebita per il mancato versamento del PR.E.U. (acronimo di prelievo erariale unico, la tassa applicata agli apparecchi da divertimento e intrattenimento) e per l’indebita appropriazione del fondo cassa, conservato all’interno delle macchinette new slot, costantemente collegate alla rete telematica.

Dagli inquirenti è stata contestata l’esistenza di un sodalizio criminale che attraverso la costituzione di alcune società operanti nel settore della raccolta e gestione del gioco, garantivano una continua movimentazione di denaro a fronte di operazioni commerciali di prestazioni di servizio e compravendita di aziende di fatto inesistenti. Il giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Varese ha quindi disposto su proposta della Procura della Repubblica, l’esecuzione della misura cautelare del sequestro preventivo e la misura interdittiva per due dei 7 indagati.

Sottoposti a sequestro preventivo 31 rapporti bancari e finanziari (con relativo blocco dei saldi contabili), denaro contante rinvenuto presso le abitazioni con l’ausilio di unità cinofile, due immobili nella provincia di Varese e le quote relative alla proprietà di due società, una delle quali proprietaria di due fabbricati commerciali e di tre terreni agricoli ed edificabili. L’autorità giudiziaria ha disposto contestualmente la notifica agli indagati, 7 persone fisiche e 1 persona giuridica, della conclusione delle indagini preliminari per i reati di peculato, appropriazione indebita, dichiarazione fraudolenta ed emissione di fatture per operazioni insesistenti, autoriciclaggio, truffa ai danni dello Stato, bancarotta fraudolenta e illecito amministrativo dipendente da reato contestato alla società implicata nelle indagini.

Rosella Formenti