
di Sara Giudici
"Sono contento dello sgombero rapido realizzato dalle forze dell’ordine che ringrazio. E’ stata un’operazione più semplice del previsto e fortunatamente senza tensione. Sono contento che la proprietà sia tornata in possesso dello stabile". Sono le parole con cui il sindaco Augusto Airoldi fa il punto della situazione dopo tre giorni di occupazione anarchica della palazzina in via San Francesco al civico 11. L’edificio è stato sgomberato nella mattinata di martedì con un notevole dispiego di forze dell’ordine a partire da due blindati della polizia di stato. In realtà dentro la palazzina non c’era nessuno ma i giovani anarchici hanno organizzato un presidio nella serata davanti alla stazione di Saronno. Armati di striscione e megafono hanno distribuito volanti per spiegare le motivazioni della propria occupazione e anche la protesta per lo sgombero. I ragazzi hanno tentato di far partire un corteo ma sono stati bloccati da due file di uomini di polizia e carabinieri e quindi il presidio si è sciolto.
Un’occupazione con sgombero lampo che la città ha fretta di dimenticare almeno a giudicare dall’intervento di ieri. Basti dire che gli operai comunali si sono messi al lavoro prima delle 9 e hanno cancellato i graffiti realizzati sulla facciata esterna della casa occupata. A sparire sotto uno spesso strato di vernice bianca la scritta bianca e rossa "Ca’ LibertAria" che dava il nome alla palazzina. Ma c’è la possibilità che la nuova amministrazione instauri un dialogo con gli anarchici saronnesi? "Il sindaco - ha concluso Airoldi - è pronto ad ascoltare tutti i cittadini ma ci sono dei requisiti, quelli del rispetto e della legalità. Con questi presupposti sono disponibile a tutti i dialoghi".