Caos taxi a Malpensa per un guasto al software: la sbarra non si alza e i clienti restano a piedi

I conducenti sono rimasti in coda fuori dal Terminal 1 dell’aereoporto senza poter caricare i passeggeri

I taxi bloccati fuori dallo scalo

I taxi bloccati fuori dallo scalo

Mattina da dimenticare per i tassisti in servizio al Terminal 1 dell’aeroporto di Malpensa e per quei passeggeri che avrebbero voluto servirsene per raggiungere Milano, dove proprio oggi è iniziato il Salone del Mobile. In sintesi: è accaduto che sia andato in blackout il sistema che consente e regola l’accesso dei taxi all’area degli arrivi, quindi l’accesso alle banchine dove possono caricare i clienti in attesa. I conducenti delle auto bianche sono stati così costretti a lunghe code fuori dall’aeroporto prima di entrare nell’area di attesa, completamente congestionata da centinaia di macchine; una volta trovata una soluzione di compromesso, si sono comunque ritrovati a dover decidere a chi toccasse caricare i clienti, visto che era saltata l’app che stabilisce l’ordine di ingresso.

I sindacati dei tassisti puntano il dito contro Sea, la società che gestisce gli aeroporti di Linate e Malpensa, per l’obsolescenza del software e per la mancata predisposizione di un servizio di pronto intervento in caso di guasti. Da parte sua, Sea fa sapere di essere prontamente intervenuta e di aver ridotto al minimo i disagi.

Il guasto si è verificato poco dopo le 11. A Malpensa l’area degli arrivi è presidiata da un sistema che unisce le telecamere e una sbarra automatizzata. Le prime leggono le targhe delle auto, la seconda si solleva solo quando la targa in questione viene riconosciuta dal software come una di quelle autorizzate a entrare. Non è finita, però. Un contatore collegato a una app scandisce l’accesso dei taxi alle banchine, in base al numero di passeggeri in attesa. È questo il sistema che è andato in panne poco dopo le 11. Da qui le ripercussioni.

In una prima fase i conducenti non hanno potuto entrare nel Terminal 1 e caricare i clienti in attesa. Si sono quindi create lunghe, lunghissime code fuori dall’aeroporto. Intorno alle 12 il serpentone di auto, secondo quanto testimoniano da alcuni video, era tale da arrivare fino all’uscita di Somma Lombardo, sulla superstrada.

A quel punto Sea ha provveduto a inviare al varco cinque suoi tecnici che regolassero l’accesso dei taxi all’area degli arrivi. Dalla stessa società aeroportuale spiegano di aver risolto il problema al software già prima delle 12, quindi in meno di mezz’ora, ma sottolineano che il ritorno alla piena operatività sarà possibile solo dalle primissime ore di questa mattina perché tale software ha bisogno di un tempo tecnico per ricaricare i dati. Come anticipato, la fase due dei disagi ha coinciso con l’affollamento delle auto bianche all’area degli arrivi, una volta venuto meno ogni sistema di regolazione degli accessi. Secondo i tassisti, il caos si è protratto per due ore, dalle 11 alle 13. Sea, invece, si focalizza sui disagi ai passeggeri e sostiene che siano durati solo 20 minuti.

"Per ogni singola corsa, ogni tassista paga 1 euro al sistema tramite registrazione elettronica. Ci aspettiamo un funzionamento impeccabile per essere pronti, soprattutto in momenti di picco come quello del Salone del Mobile, a tamponare ogni possibile emergenza – spiega Claudio Severgnini, presidente del Tam –. Purtroppo oggi (ieri, ndr) oltre 200 tassisti sono rimasti imprigionati nel piazzale di accumulo. Solo dopo due ore si è provveduto ad attivare il carico manualmente con un operatore. Inaccettabile che non ci sia un pronto intervento in questi casi". "Da tempo, stiamo dicendo a Sea che sia il software sia il sistema delle sbarre sono ormai diventati obsoleti", aggiunge Massimo Campagnolo di Federtaxi Cisal.