
È stato convocato per il 24 febbraio il Tavolo interministeriale sui frontalieri previsto dal nuovo accordo fiscale. La riunione...
È stato convocato per il 24 febbraio il Tavolo interministeriale sui frontalieri previsto dal nuovo accordo fiscale. La riunione si svolgerà in videoconferenza e sarà l’occasione per discutere delle problematiche relative ai lavoratori frontalieri. Su tutte la “tassa sanità”, al centro delle polemiche politiche. Dopo che il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti nei giorni scorsi aveva sottolineato che "I frontalieri usufruiscono del servizio sanitario nazionale e se non pagano loro devono pagare i Comuni che ricevono i ristorni" il presidente dell’Associazione Comuni italiani di frontiera Massimo Mastromarino ha ribattuto ricordando che durante la stesura del nuovo accordo fiscale era stato promesso di non prendere un euro in più dalle tasche dei frontalieri.
"Questo impegno va ora rispettato", sottolinea Mastromarino, che è anche sindaco di Lavena Ponte Tresa. Ci sarà anche lui tra i partecipanti al tavolo, la cui convocazione era attesa da tempo. "Un risultato importante per i territori di confine. Auspico che questa sia l’occasione anche per affrontare le criticità legate all’accordo fiscale emerse in questi giorni e per chiarire le diverse interpretazioni". Saranno presenti i rappresentanti di tre ministeri e delle regioni di confine (per la Lombardia ci sarà la consigliera Silvana Snider), i sindacati e Anci. Ma prima del tavolo si svolgerà sabato 15 febbraio al Cinema Nuovo di Varese l’assemblea internazionale dei lavoratori frontalieri promossa dal Consiglio sindacale interregionale che comprende sindacati italiani e svizzeri. Al centro dell’incontro ci sarà proprio il tema "Contro la tassa sulla salute e per il pieno rispetto degli accordi internazionali".
Lorenzo Crespi