
L’ospedale di Gallarate
Gallarate (Varese), 25 gennaio 2019 - La madre e i fratelli del 30enne morto suicida tre giorni fa dopo essersi gettato da una finestra dell'ospedale di Gallarate, mentre era in attesa di essere visitato, hanno denunciato l'ospedale per omicidio colposo, presentando un esposto in Procura. La famiglia, stando all'esposto presentato agli inquirenti, per due giorni di fila lo aveva accompagnato in ospedale perché preda di presunti deliri derivanti da una patologia psichiatrica e dalla tossicodipendenza. Il 22 gennaio scorso, a quanto racconta la madre nella denuncia, intorno alle 7,15 ha chiamato un'ambulanza, che la donna afferma essere arrivata un'ora e mezza più tardi. Arrivato in ospedale alle 9, il 30enne sarebbe stato lasciato in carrozzina insieme al fratello in attesa di visita fino alle 13.30, mentre i familiari dell'uomo chiedevano costantemente aiuto ai medici.
Poi si sarebbe allontanato per salire al quinto piano, da dove poi si è gettato nel vuoto. Secondo i familiari del trentenne "il comportamento tenuto dal personale medico e infermieristico del Pronto Soccorso, di totale noncuranza e disinteresse, ha fatto si che un ragazzo, malato di schizofrenia e conosciuto, per stessa ammissione del personale venisse abbandonato per ore" creando le condizioni per la sua morte. Per la madre e i fratelli del 30enne "sarebbe bastata una dose di tranquillanti".