Stop a mamme e papà ultras. I genitori tornano sui banchi: una lezione di tifo e fair play

L’iniziativa è stata promossa dalla società Usd Cantello Belfortese e ha riscosso un’ottima partecipazione .

CANTELLO

Si dice spesso che lo sport è scuola di vita: uno strumento per imparare fin da piccoli quelli che sono i valori più importanti, dal rispetto degli altri allo spirito di sacrificio e al lavoro di squadra. Ma se poi in occasione delle partite di calcio (e non solo) di qualsiasi categoria ed età, come spesso riportano le cronache, sono i più grandi a sfociare in comportamenti ben poco edificanti ecco che tutti gli sforzi di allenatori ed educatori rischiano di restare del tutto vani. Per questo è importante che anche i genitori siano coinvolti in un tutt’uno che parte proprio dai ragazzi e abbraccia le società sportive. A Cantello dopo la serata dello scorso sabato la consapevolezza sul tema è aumentata in modo importante, grazie ad un appuntamento che ha visto protagonisti i genitori, tornati simbolicamente sui banchi per una "lezione di tifo". L’iniziativa è stata promossa dalla società Usd Cantello Belfortese e ha riscosso un’ottima partecipazione, con oltre 130 persone che hanno riempito la sala del Teatro Pax. Sul palco Alessandro Crisafulli, ideatore della "Scuola Genitori Sportivi". Una realtà, che gode del patrocinio del Comitato nazionale Fair Play del Coni, che punta proprio a formare e sensibilizzare i genitori. In pochi mesi sono stati già numerosi gli incontri in dieci diverse regioni, con oltre 2000 mamme e papà che hanno potuto comprendere meglio quali sono i comportamenti eccessivi e sbagliati che spesso si vedono sugli spalti, e che in alcune occasioni rischiano anche di portare a episodi violenti. Soddisfatto della serata Alessandro Cocca, responsabile del settore giovanile del Cantello Belfortese. "Ho sempre pensato che alla base di tutto ci debba essere fiducia e collaborazione tra genitori e società. Mamme e papà si devono fidare dei mister/educatori che "hanno in mano" i propri ragazzi. Il calcio non deve formare solo il giocatore ma anche il ragazzo, l’uomo di domani. E per riuscirci siamo prima di tutto noi adulti, mister e genitori, a dover essere degli esempi". Illustrate le tipologie di genitori che al weekend affollano gli spazi a bordo campo anche tramite "La Squadra degli 11 genitori… sportivi?", una rassegna di vignette che racconta come vive la partita del figlio il genitore-ultras piuttosto che il genitore-allenatore.