LORENZO CRESPI
Cronaca

"Stiamo vivendo la tempesta perfetta"

Il presidente varesino degli apicoltori: il cambiamento climatico ha ridotto le nostre produzioni

ianni Alessandri, presidente Associazione Apicoltori Professionisti Italiani

ianni Alessandri, presidente Associazione Apicoltori Professionisti Italiani

"L’apicoltura in questo momento sta passando quella che io chiamo la tempesta perfetta". È un quadro tutt’altro che roseo quello dipinto da Gianni Alessandri, presidente dell’Associazione Apicoltori Professionisti Italiani, in occasione del congresso nazionale ospitato a Varese. A minacciare il settore è l’emergenza del clima, con gli effetti devastanti di forti siccità ed eventi estremi che nelle ultime stagioni hanno messo in ginocchio la produzione del miele. "Già da anni – spiega il presidente – stiamo avvisando un cambiamento climatico, essendo allevatori di animali molto piccoli che danno un monitor di come sta cambiando il clima. Da anni non stiamo facendo più il miele, o meglio, è sempre di meno. Si sono ridotte drasticamente le produzioni". Lo dicono i numeri: il 2024 è stata l’ennesima annata disastrosa, da nord a sud, su quasi tutti i raccolti.

Nello scorso anno la produzione di miele in Lombardia ha subìto un forte calo, con raccolti medi per alveare drammaticamente bassi a causa della pioggia battente per quasi tutta la primavera. Si parla di 1,7 kg per il miele di acacia, 5,5 kg per il tiglio e 11 kg per il castagno. "Un’incertezza che non solo riduce la quantità di miele prodotto – continua Alessandri – ma, alterando fortemente i cicli naturali delle piante, con sempre maggior frequenza ne influenza negativamente anche la qualità". A complicare ulteriormente la situazione la presenza di nuovi predatori, come la vespa velutina, avvistata nuovamente in Lombardia e in particolare proprio nel Varesotto. Squadre specializzate e monitoraggi costanti ne contrastano la diffusione. Non meno impattante l’aumento dei costi operativi legati alla nutrizione di soccorso per le api. Fattori che mettono a dura prova l’esistenza di un settore che ha numeri importanti in Lombardia, la seconda regione in Italia.

Sono attivi 9.469 apicoltori, con 21.762 apiari e circa 180.000 alveari. A supporto dei produttori le risorse dell’Ocm Miele sono raddoppiate con la nuova legislatura: la Regione ha stanziato 1,25 milioni di euro per le associazioni nell’annata 2023/2024, con ulteriori 400mila euro di contributi per i singoli apicoltori per l’acquisto di attrezzature, assistenza tecnica e formazione. Ma tutto questo rischia di non bastare. "Nonostante l’enorme impegno che richiede la cura degli alveari ci troviamo spesso a dover affrontare prezzi che non coprono adeguatamente nemmeno i costi di produzione in continua ascesa", è la triste considerazione che arriva dall’associazione. La risposta allora è nella resilienza: al centro del convegno gli strumenti per adeguarsi al clima che cambia.

L.C.