ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Sollievo nella Terapia intensiva. In arrivo il Giardino del respiro

Varese, i pazienti del reparto in condizioni di particolare fragilità avranno uno spazio all’aperto. Sarà arredato con cura, riservato anche ai familiari e accessibile grazie a speciali barelle basculanti.

Le Terapie intensive sono reparti particolari: i pazienti sono in condizioni di estrema fragilità, richiedono cure intense, assistenza assidua, molte accortezze. Restare a letto per giorni o settimane in un ambiente ipertecnologico e asettico può risultare pesante per chi sta uscendo da un trauma o da una malattia.

L’équipe del professor Luca Cabrini, direttore della Terapia intensiva generale e neurochirurgica composta da medici, infermieri e fisioterapisti ha avuto un’idea che a breve sarà realtà grazie alla disponibilità della fondazione Il Circolo della Bontà. Le Terapie intensive dell’Ospedale di Circolo si trovano al primo piano del Monoblocco e si affacciano su un ampio terrazzo. L’area esterna gode di un bel panorama ma allo stato attuale non è accogliente.

Sarà Il Circolo della Bontà – fondazione che da 14 anni accompagna l’Asst Sette Laghi e che durante la pandemia ha organizzato una raccolta fondi che ha coinvolto centinaia di cittadini – ad arredare l’area trasformandola nel Giardino del Respiro, un parchetto accessibile tramite apposite barelle basculanti, arredato con cura per offrire un momento di svago.

Spiega Gianni Spartà, presidente della fondazione: "Mesi fa, medici e infermiere della Rianimazione ci spiegarono il problema: abbiamo malati che escono dal coma ma non possono essere dimessi, restano a volte per mesi in reparto sorvegliati, monitorati, hanno bisogno di terapie ospedaliere per riprendere le funzioni vitali. Sarebbe bello portarli fuori a prendere aria, a rivedere il mondo con i parenti. Ecco allora il Giardino del Respiro: pergolato, tavolo, poltrone, sedie, una passerella speciale per le barelle basculanti, fioriere con piante aromatiche. Un dono del Circolo della Bontà a pazienti e familiari".

Il progetto è disegnato dall’architetto Adriano Veronesi. Aggiunge il professor Cabrini: "Ringraziamo di cuore Il Circolo della Bontà, e più ancora lo ringrazieranno i nostri pazienti, che beneficeranno di quest’area verde che abbiamo ribattezzato Giardino del Respiro. Respiro, si badi, e non sospiro, perché lì i nostri pazienti ci andranno per iniziare a rivedere il cielo, a respirare aria fresca, per prepararsi a uscire dalle Rianimazioni. Misure importanti quanto le cure mediche: danno energia, rompono la monotonia della vita in reparto, aiutano e riprendere le relazioni. Uno spazio accogliente anche per noi operatori".

Rosella Formenti