LORENZO CRESPI
Cronaca

Covid: a Solbiate Olona la Nato attiva un check point

Servirà per fare prime valutazione mediche. Intanto Galimberti avverte: occorre una regia unica

La Nato attiva un check point

Solbiate Olona (Varese), 12 novembre 2020-  Dal comando Nato di Solbiate Olona giunge un importante supporto alla gestione dell’emergenza. All’esterno della caserma Ugo Mara è stato approntato un check point clinico avanzato che garantirà un alleggerimento del flusso di ambulanze e pazienti dei pronto soccorso delle province di Varese e Como. La struttura è stata allestita dai militari del corpo d’armata di reazione rapida della Nato in Italia, che ha messo a disposizione risorse umane, strutture e materiale. L’iniziativa si svolge in sinergia con il personale di Areu: l’area è operativa da ieri. All’arrivo delle ambulanze il personale medico provvede a una prima visita e se è necessario indirizza i pazienti nella struttura ospedaliera ritenuta più idonea. E nel giro di dieci giorni gli spazi della caserma ospiteranno un altro servizio. Qui verrà allestito un punto tamponi che sarà gestito in collaborazione con il personale militare, con l’obiettivo di effettuare fino a 1.300 tamponi giornalieri. La nuova postazione permetterà così di ridurre i problemi logistici e viabilistici del point di Malpensafiere. Ma intanto l’avanzare della pandemia sul territorio preoccupa non poco alcuni sindaci, a partire dal capoluogo Varese. "Rimane il gigantesco problema che si sta verificando negli ospedali della provincia – dice Davide Galimberti (nella foto) – con carenza di personale e senza la possibilità di attivare nuovi posti letto". Il sindaco invoca scelte immediate e decise per arginare la situazione di difficoltà. "Serve una regia sanitaria comune e unica con tutte le zone più colpite attorno all’area metropolitana (Varese, Milano, Monza e Como) che possa confrontarsi con tutti i sistemi sanitari e territoriali del bacino maggiormente colpito". Un altro allarme giunge da Brenta, dove il sindaco Gianpietro Ballardin segnala la situazione di difficoltà che coinvolge i medici di base. "Dei nostri cinque, uno è in ospedale con il Covid, due in quarantena, e tutto il peso finisce su quelli rimasti. Lo stesso accade negli altri paesi". Il primo cittadino ha inviato una lettera aperta ad Ats, Regione e ai parlamentari del territorio chiedendo rinforzi anche per la campagna vaccinale.