REDAZIONE VARESE

Sicurezza, il Comune chiede aiuto “privato”

Deciso per un servizio di guardie giurate che aiuteranno le Forze dell’ordine nel presidio della città durante le ore più critiche

All’Amministrazione non bastano i controlli di polizia locale, carabinieri, guardia di finanza e polizia di Stato: a Saronno a breve arriverà anche un servizio di guardie giurate private per presidiare la città nei momenti più critici. La delibera in albo pretorio parla chiaro: la Giunta ha deciso di "integrare in via sussidiaria l’attività già svolta dalla polizia locale tramite la collaborazione con un istituto di vigilanza privata". In sostanza saranno messe a disposizione due guardie particolari giurate da impiegare nel presidio "delle aree maggiormente sensibili della città e negli orari in cui il notevole flusso di persone richiede una particolare attenzione da parte delle istituzioni preposte alla tutela della sicurezza cittadina". L’attività di sorveglianza sarà comunque coordinata e supervisionata dalla polizia locale che garantirà anche dei report in modo da dare all’Amministrazione la possibilità di valutare la situazione.

Facile ipotizzare un collegamento tra il nuovo servizio e gli ultimi fatti di cronaca: dalle baby gang che hanno preso di mira gli studenti, alle due rapine in centro una ai danni di due ragazzine in corso Italia e una in una gioielleria in via San Cristoforo. Nella delibera si specifica: "Per garantire livelli più elevati di presidio e vigilanza del territorio urbano stiamo operando per rendere più incisivi i servizi di polizia locale nei limiti del personale in servizio. Sono, infatti, operativi servizi coordinati tra la polizia locale e la compagnia carabinieri di Saronno, sono stati attivati servizi con la Questura di Varese nelle aree sensibili della città, sono in corso di valutazione con il Prefetto le problematiche sulla situazione della città in ordine alla sicurezza a seguito di reati quali rapine e violenze in danno di giovani".

La scelta di attivare il servizio coi vigilantes è arrivata anche in considerazione di come "l’emergenza Covid abbia aggiunto nuove situazioni di degrado urbano causato da aggregazione di ragazzi che spesso sfociano in risse, vandalismi, sino a reati quali furti, rapine, situazioni che si presentano in più parti della città rendendo difficoltosa l’attività di prevenzione e monitoraggio".

Sara Giudici