
Tei Giunta, sexfluencer
Tradate (Varese) - Niente sesso, siamo Instagram. E a farne le spese è toccato a Tei Giunta, la sexfluencer di Tradate ma residente a Urbino, che in poco tempo si è vista disattivare ripetutamente il suo profilo senza aver mai pubblicato immagini o video espliciti. "Sono sconcertata - confessa - Instagram applica una censura acritica che consente a starlette o aspiranti tali di mostrare il proprio corpo nei modi più provocanti ma toglie la parola, e così anche il lavoro, a chi parla di sessualità in modo nuovo e senza pregiudizi, con l’intento di aiutare uomini e soprattutto donne a vivere al meglio la propria sessualità".
Secondo le linee guida del social di Zuckerberg "non è consentita la pubblicazione di contenuti di nudo su Instagram, incluse le foto, i video e altri contenuti creati con strumenti digitali che mostrano rapporti sessuali" eppure Tei non ha mai pubblicato foto di nudo e men che meno sessualmente esplicite. Che è successo? "Che ero già a 20mila followers e a video con 800mila visualizzazioni. Forse questo ha infastidito qualcuno. Perché parlare di temi come 'diritto al piacere' da parte delle donne è scomodo. Ma è giusto farlo, basti pensare che i siti per adulti sono frequentati per lo più da uomini, mentre il mio blog ohmytei.it è seguito in maggioranza da donne, un caso unico ed emblematico. Non mi spaccio per sessuologa o scienziata, ma proprio per questo mi dichiaro una paladina della sessualità consapevole alla quale ci si rivolge proprio perché la si sente vicina. Una confidente, un’amica che comprende e condivide temi che molti faticano ad affrontare e in questo mi riconosco empaticamente all’altezza".
Temi evidentemente difficili da gestire anche per gli algoritmi di Instagram. "Così difficili che il 13 ottobre scorso mi è stato disattivato l’account. Il giorno stesso ne ho aperto uno nuovo che però, dopo aver recuperato migliaia di followers, è stato chiuso il 15 novembre. E senza preavvisi. Comincio a pensare che ci siano degli haters organizzati che segnalano in gruppo gli account sgraditi. Oltre al danno personale, mi spiace constatare che il mainstream e la rete, che dovrebbero favorire la circolazione delle idee e l’evoluzione del pensiero, siano ancora così reazionari e grossolani. Di certo non demordo, anzi, sono convinta di essere nel giusto, perciò sto cercando di recuperare e riattivare l’account, ma nel frattempo ho creato il nuovo canale Youtube".