Scontri prima di Inter-Napoli: ecco chi è il tifoso varesino morto

Daniele Belardinelli, 35 anni, era uno dei leader del gruppo ultras di Varese, Blood Honour, gemellati con la curva nord interista

Daniele Belardinelli, il tifoso dell'Inter morto (Foto Mianews)

Daniele Belardinelli, il tifoso dell'Inter morto (Foto Mianews)

Milano, 27 dicembre 2018 -  Daniele Belardinelli, il tifoso morto dopo essere stato investito da un Suv ieri sera fuori dallo stadio San Siro, durante gli scontri prima di Inter-Napoli, era uno dei leader del gruppo ultras di Varese, Blood Honour, gemellati con la curva nord interista. Belardinelli, 35 anni,  era già stato sottoposto a Daspo in passato per episodi di violenza, tra cui i violenti scontri durante un'amichevole estiva Inter-Como nel 2012. Belardinelli praticava arti marziali in particolare la disciplina MMA - scherma corta in cui aveva vinto alcuni troferi con la Fight Academy di Morazzone, in provincia di Varese.

Questa mattina alcuni ultrà dei "Blood Honour" si sono radunati davanti allo stadio comunale varesino Franco Ossola, chiedendo novità sulle condizioni del loro compagno poi deceduto all'ospedale San Carlo di Milano. 

A poche ore dalla notizia della morte di Daniele Berardinelli, ha parlato al TG1 il padre Vicenzo: "Si attendono i risultati dell'autopsia per capire come e' successo. Si dice che lui scappava e la vettura gli e' andata dietro e lo ha investito". "Magari e' stato un incidente. Io non dico che ce l'aveva con lui. Certo uno va a vedere una partita in santa pace e sa che va ma non sa se torna" ha aggiunto, quindi alla domanda se fosse in mezzo agli ultras varesini armati di spranghe pronti a tendere un agguato alle vetture dei tifosi partenopei, ha risposto: "Forse era in mezzo alla mischia, ma non penso che fosse con la spranga", quindi riconosce che il figlio era un tifoso un po' turbolento. "Che aveva avuto il daspo lo sapete tutti - ha detto -. Era un casinista, un tifoso, ma non violento. Da padre posso dire che era un bravo ragazzo. Secondo me si e' sempre comportato bene... forse era un po' violento quando andava in questi posti. Ma il ricordo di mio figlio e' bello" ha concluso il papa' del 35enne.