Lorenzo Crespi
Cronaca

Sconto benzina ridotto, automobilisti furiosi

Giù le agevolazioni per entrambe le fasce al confine. I gestori dei distributori: "Quando vedono gli scontrini ci chiedono dove sia l’errore"

Un automobilista fa il pieno a una stazione di servizio nel Varesotto

Varese, 8 luglio 2020 - Da qualche mese è meno conveniente fare il pieno di benzina in provincia. Per la precisione dal 13 marzo, data in cui sono state ridotte le agevolazioni previste dalla carta sconto benzina. Lo sconto per i residenti in fascia A è passato da 23 a 10 centesimi al litro, mentre per la fascia B è sceso da 15 a 2. Sospeso invece lo sconto per il gasolio. Una novità passata quasi sotto traccia, vista la concomitante emergenza sanitaria e l’imposizione del lockdown. Ma con la riapertura delle attività e il ritorno alla quasi normalità sono stati numerosi gli automobilisti varesini residenti nelle zone di confine ad accorgersene, tanto che la questione è diventata anche un caso politico.

Il sottosegretario della Regione Lombardia Fabrizio Turba ha ricordato nei giorni scorsi che lo sconto viene applicato in base a meccanismi automatici, nel rispetto di un accordo bilaterale tra Regione Lombardia e Svizzera. "La carta sconto – ha detto – deve sempre essere uguale alla differenza della media dei costi tra il prezzo del carburante della Svizzera e quella della Lombardia. Di conseguenza lo sconto si abbassa nel momento, come l’attuale, in cui la disparità tra i prezzi diminuisce". Con l’aumento del costo della benzina in Canton Ticino è stato quindi inevitabile rimodulare gli sconti, in quanto non sussiste più per un cittadino varesino la convenienza economica nell’attraversare il confine per fare il pieno. Ma per il consigliere regionale del Pd Samuele Astuti è tempo di mettere mano agli accordi che regolano lo strumento della carta sconto. "Chiediamo di rivedere il meccanismo di funzionamento – spiega il consigliere – risale a diversi anni fa e le condizioni sono cambiate. Bisogna pensare a qualcosa di diverso". Senza un nuovo intervento secondo Astuti i residenti della provincia di Varese sarebbero penalizzati rispetto alle altre realtà lombarde. "Il costo della benzina nel Varesotto è in genere più alto – sottolinea – la Regione dica basta all’ingiustizia". In ogni caso la riduzione dello sconto ha rappresentato una vera doccia fredda per tanti automobilisti che erano completamente ignari della novità.

«A partire da maggio – racconta Stefano Roselli, rappresentante Faib Confesercenti Varese – sono tornati nei nostri impianti tanti clienti che mancavano da febbraio. Vedendo lo scontrino in molti ci chiedevano se si trattava di un errore". Secondo i gestori è mancata un po’ di chiarezza e di comunicazione, tanto che molti clienti non conoscevano le vere ragioni dietro la riduzione, che associavano erroneamente al Covid. La diminuzione degli sconti comunque si fa sentire nelle tasche dei consumatori: su un pieno di 40 litri i residenti in fascia A ora risparmiano 4 euro, mentre prima lo sconto era più del doppio, sopra i 9 euro. Va ancora peggio a chi abita in fascia B: sullo stesso pieno il risparmio ora non arriva neanche a 1 euro, mentre prima era di 6 euro. "Ma l’importanza della carta sconto resta ed è fondamentale che prosegua – sottolinea Roselli – magari tra qualche mese si tornerà alla situazione precedente e lo sconto verrà aumentato". Intanto i gestori stanno vivendo una fase non facile dovuta alla riduzione dell’utilizzo dei mezzi privati e aziendali. Si stima una perdita dal 30 al 40% dei litri erogati a causa della situazione attuale, che vede ancora tanti lavoratori impegnati nello smart working, con orari ridotti o in cassa integrazione. Si spera in una ripresa per l’autunno.