
Nicola Scoppetta con l'avvocato Massimo Pellicciotta
Saronno (Varese), 3 febbraio 2017 - Il tribunale del Riesame di Milano ha accolto il ricorso della procura di Busto Arsizio sulla posizione di Nicola Scoppetta, l'ex primario del pronto soccorso di Saronno accusato di aver "coperto" l'operato di Roberto Cazzaniga, l'anestesista al quale sono addebitati quattro omicidi in corsia. Il professionista, trasferito di recente ad altri incarichi, è stato assegnato agli arresti domiciliari, provvedimento contro il quale ricorrerà in Cassazione (e che, comunque, dovrà essere convalidato da un gip differente da quello che si era espresso in prima battuta sul caso). Il medico, quindi, per ora resta libero.
Una misura cautelare era stata chiesta dalla procura di Busto Arsizio - il fascicolo è del procuratore capo Gianluigi Fontana e della sua sostituta Maria Cristina Ria - ma il giudice per le indagini preliminari aveva rigettato la proposta. Ora il Riesame ha dato ragione all'accusa disponendo, appunto, i domiciliari per il medico.
In carcere si trovano, invece, dal novembre scorso, il medico Leonardo Cazzaniga e l'infermiera, sua amante, Laura Taroni. Cazzaniga è indagato per alcune morti sospette avvenute in ospedale, mentre la Taroni, in modo particolare è accusata, in concorso con l'amante, dell'omicidio del marito e del suocero.