Saronno, morti sospette in ospedale: Cazzaniga ricorre al riesame

L'udienza è stata fissata per il 21 dicembre: qui si discuterà il ricorso presentato dal medico contro l'ordinanza che l'ha portato in carcere

Il medico Leonardo Cazzaniga

Il medico Leonardo Cazzaniga

Saronno, 17 dicembre 2016 - Sarà il 21 dicembre l'udienza davanti al Tribunale del riesame di Milano in cui si discuterà il ricorso presentato dal medico dell'ospedale di Saronno Leonardo Cazzaniga contro l'ordinanza che l'ha portato in carcere con l'accusa di aver causato la morte di quattro pazienti e di aver ucciso, in concorso con l'amante l'infermiera Laura Taroni, il marito della donna. Il legale del medico, Ennio Buffoli, dopo averlo incontrato in carcere ha detto di aver trovato il suo assistito "determinato a difendersi" dalle accuse. Davanti al gip, dopo l'arresto, difeso da un diverso avvocato, Cazzaniga aveva spiegato di non aver mai avuto intenzione di uccidere nessuno e di aver somministrato farmaci per alleviare le sofferenze dei pazienti.

Il 10 gennaio, invece,davanti ai giudici del tribunale del Riesame di Milano verrà discusso il ricorso della procura di Busto Arsizio per ottenere gli arresti domiciliari per Nicola Scoppetta, direttore del Pronto soccorso dell’ospedale di Saronno. Scoppetta, ora trasferito a incarichi sul territorio, era il superiore diretto di Leonardo Cazzaniga, l’aiuto anestesista accusato dell’omicidio di quattro pazienti con la somministrazione di farmaci in sovradosaggio. In concorso con la sua amante, l’infermiera Laura Taroni, il medico è accusato anche dell’omicidio di Massimo Guerra, marito della donna. Nella richiesta di ordinanza di custodia in carcere, il sostituto procuratore Maria Cristina Ria aveva chiesto per Scoppetta gli arresti domiciliari, negati dal gip Luca Labianca. Di qui il ricorso al Riesame.