
Da sinistra l’imprenditore Andrea Sozzi, lo scrittore e Cavaliere Enzo Muscia e l’assessore alla Cultura Maria Assunta Miglino
Saronno (Varese), 28 febbraio 2019 - "Il calore della gente l’ho sentito da tutt’Italia da Napoli al Veneto: davvero tanto affetto, messaggi e incoraggiamenti. Questo mi rende orgoglioso perché il libro voleva proprio essere un esempio. Io mi sono laureato all’università della vita e se ce l’ho fatta io ce la possono fare davvero tutti".
Sono le parole di Enzo Muscia che ieri sera allo Scibui in via Sampietro è stato protagonista della presentazione saronnese di “Tutto per tutto” il libro in cui racconta la sua storia e quella della rinascita e del salvataggio dell’A Novo azienda saronnese che l’aveva licenziato riassumendo anche i suoi ex colleghi. La vicenda è nota non solo nel Saronnese ma in tutta Italia: due anni fa è diventato Cavaliere della Repubblica per decisione del presidente Sergio Mattarella e qualche settimana fa è andata in onda su Raiuno la fiction “Il mondo sulle spalle” interpretato da Beppe Fiorello che ha avuto un ottimo riscontro di ascolti. In città c’è stata qualche polemica sulla mancata menzione della città degli amaretti e per le riprese realizzte a Torino. "Penso sia stata anche una necessità pratica del resto non avremmo potuto fermare l’azienda per due mesi per le necessità della produzione, siamo un’azienda di servizi anche un giorno fa la differenza. Sono orgoglioso di essere saronnese e quando parlo della mia storia la città è sempre presente. Ad essere sincero il sindaco non è mai venuto in visita o a confrontarsi con noi anche dopo il cavalierato ma comunque dal territorio la vicenda è sempre stata seguita da vicino".
Nel 2011 la filiale italiana della multinazionale francese A Novo aveva 320 dipendenti, un portafoglio clienti importante e produceva utili. "Come un fulmine a ciel sereno, a un certo punto ci comunicarono che la casa madre, quotata in Borsa, voleva chiudere la filiale per risanare i conti". Muscia riuscì a far ripartire attività. Lui, all’inizio riuscì a riassumere otto colleghi, adesso a Saronno sono in 32 tutti ripescati dopo la fuoriuscita dall’azienda madre. L’anno scorso ha fatturato due milioni di euro ed entro il 2019 si prefigge di assumere altri dieci dipendenti, pescando tra gli ex colleghi naturalmente. "La fiction ci ha dato davvero una grande visibilità, io spero che oltre alla vicinanza e all’affetto porti anche a qualche ritorno in termini di lavoro che per noi significa sempre poter assumere altre persone e continuare a portare avanti il modello Saronno come fatto recentemente a Torino".
Presente alla presentazione l’assessore alla Cultura Maria Assunta Miglino: "Credo che quello di Muscia sia un importante esempio per la città ma anche per i giovani per questo abbiamo concordato un incontro con i ragazzi delle scuole cittadine che hanno bisogno di queste storie per guardare con fiducia al futuro". "Speranza e fiducia - conclude Muscia - sono proprio i motivi per cui ho scritto il libro perché in fondo è questo quello di cui parla la mia storia".