SARA GIUDICI
Cronaca

Fiuto e obbedienza, è di Saronno il cane da soccorso più bravo del Nord Italia

You Dinamite, detta Dina, si è classificata prima in tutti i test che si sono tenuti nel Bresciano. La soddisfazione del giovane padrone Matteo Romanò

Matteo Romanò con la sua You Dinamite detta «Dina»

Saronno (Varese), 31 luglio 2016 - "Il segreto? Un rapporto davvero speciale con il mio cane e tanto impegno da parte di entrambi". Così il 27enne saronnese Matteo Romanò spiega il successo, condiviso con il suo cane You Dinamite, agli ultimi test per cani da soccorso.

La prova si è svolta in un campo macerie nel Bresciano e in uno di ricerca persone disperse in superficie, in alta Val Seriana. Nella prima giornata il duo saronnese si è classificato al primo posto assoluto, per quanto concerne la prova di ricerca dispersi in macerie, ottenendo 96 punti su 100 nella ricerca e 93 su 100 nella prova di obbedienza. Bis il giorno dopo con la prova di ricerca dispersi in superficie, in cui Romanò e il suo cane hanno ottenuto il miglior risultato in obbedienza con 94 punti su 100 e il miglior risultato in ricerca, con 93 punti su 100. Il tutto su 25 concorrenti che arrivavano dall’intero Nord Italia.

"Sono davvero molto soddisfatto – spiega il saronnese che vive con You Dinamite, familiarmente nota come Dina, da due anni – è davvero un bel risultato soprattutto perché premia il lavoro svolto in questi anni di addestramento con trasferte in Val Susa. Purtroppo nella nostra zona manca completamente un campo macerie in cui svolgere queste attività di esercizio che sono essenziali per la preparazione di questi animali, preziosissimi in caso di ricerche di persone dopo catastrofi o in caso di allontanamenti".

La giovane Dina è un "muso" decisamente noto nella città degli amaretti visto che Romanò vive con lei in centro e i saronnesi sono abituati alle loro passeggiate. Romanò fa parte del Nucleo cinofilo da soccorso dell’Associazione nazionale alpini sezione di Varese e ha gestito un campo di accoglienza dopo il terremoto de L’Aquila del 2009.