Strage di Samarate, Maja e il sorriso appena accennato per il figlio uscito dal coma

Così l'autore della mattanza nella villetta di via Torino ha reagito quando ha saputo dei miglioramenti delle condizioni di Nicolò

Samarate (Varese), 3 giugno 2022 - Una parvenza di sorriso. Alessandro Maja, l'autore della strage nella villetta di via Torino a Samarate, ha risposto così dopo che i legali gli avevano comunicato che il figlio Nicolò era uscito dal coma. Un gesto, nulla di più. L'omicida ormai da settimane vive in un mondo tutto suo, intontito da una quindicina di pastiglie al giorno che i medici del reparto di Psichiatria del San Gerardo di Monza gli hanno prescritto per evitare gesti inconsulti. Maja vive insomma da "sedato" ed in questa condizione ha lasciato l'ospedale per tornare in carcere, sempre a Monza, nonostante sia stato dichiarato "incompatibile" col sistema carcerario per via del suo comportamento autolesionista. Una volta rientrato in carcere saranno i magistrati a tentare di interrogarlo per capire il movente della strage, rimasto una mera ipotesi legata ai motivi economici.

Intanto il sindaco di Samarate, Enrico Puricelli, si recherà all’ospedale Circolo di Varese a trovare l'unico sopravvissuto della strage, il 23enne Nicolò che si è risvegliato dal coma tentando di rispondere con timidi gesti alle domande dei medici. La sua visita cadrà nella settimana dal 12 al 19 giugno. "Adesso ci sono le condizioni per cui vada a trovare Nicolò - ha spiegato il sindaco del paese -. Un gesto che fa molto piacere a me a nome di tutta la comunità e fa piacere alla sua famiglia con la quale sono in contatto. Dopo la mia visita andrò a trovare i nonni di Nicolò a Cassano Magnago". Christian Sormani