Strage di Samarate, il sindaco: "Dobbiamo solo pregare per la fragilità umana"

Annunciato il lutto cittadino per i funerali di Stefania e Giulia, uccise dal marito e padre, che potrebbero tenersi a Cassano Magnago

La tragedia a Samarate

La tragedia a Samarate

Samarate (Varese) - In segno di lutto a Samarate ieri ogni evento per la Festa della mamma è stato annullato. La strage familiare nella villetta di via Torino, dove Alessandro Maja ha ucciso a martellate la moglie Stefania Pivetta e la figlia Giulia e ha ferito gravemente il figlio Nicolò, è un colpo al cuore della comunità. Il giorno dei funerali, come già annunciato dal sindaco Enrico Puricelli, sarà lutto cittadino. "Non servono le parole in questo momento – dice Puricelli – siamo tutti sgomenti, per questo condivido quanto ha detto don Nicola durante la Messa: ha sottolineato che non siamo magistrati, non siamo inquirenti e dobbiamo solo pregare di fronte alla fragilità umana".

La tragedia unisce due città: a Samarate viveva la famiglia Maja dal 1999, a Cassano Magnago abitano i genitori di Stefania, Ines e Giulio Pivetta, e proprio a Cassano potrebbero essere celebrati i funerali delle due vittime. "Oggi o al più tardi domani – fa sapere il sindaco cassanese Nicola Poliseno – incontrerò i genitori di Stefania, porterò la vicinanza di tutta la nostra comunità in questo doloroso momento. Sembra che il desiderio della famiglia sia di celebrare i funerali nella nostra città, nulla però è già stato deciso, ascolterò i genitori".

Nel frattempo continua il lavoro degli inquirenti, a Milano sono stati sequestrati su ordine della Procura di Busto Arsizio gli uffici dello studio di Alessandro Maja, al vaglio computer e documenti. Maja è ancora ricoverato in Psichiatria a Monza. Il figlio Nicolò, sopravvissuto alla strage, è in Rianimazione a Varese, in prognosi ancora riservata.