Riso, colture a rischio. Campi sott’acqua: ritardate le semine

Apprensione tra gli agricoltori di Magentino e Abbiatense: già eravamo in ritardo, tempi stretti anche per chi punterà su varietà più precoci .

Riso, colture a rischio. Campi sott’acqua: ritardate le semine

Riso, colture a rischio. Campi sott’acqua: ritardate le semine

La grande massa di pioggia che ha sommerso le campagne dell’Abbiatense e Magentino sta mettendo a rischio l’avvio della stagione risicola. "È tutto completamente allagato – conferma Michele Fasani, imprenditore agricolo di Abbiategrasso –. Ho 500 pertiche destinate a riso, la metà le avevo già seminate e per queste un po’ di preoccupazione c’è, come del resto per le altre ancora da seminare, perché già eravamo in ritardo e adesso rischiamo di andare troppo oltre. Entro un paio di giorni dovrò decidere cosa fare". Se le condizioni meteo avverse dovessero proseguire, gli agricoltori non riusciranno a lavorare e seminare in tempo le risaie e saranno costretti a cambiare coltivazione, con conseguenze negative anche in termini di redditività.

"A questo punto, chi aveva seminato il riso in asciutta potrebbe decidere di tornare alla sommersione per le semine che rimangono – dice Davide Delsignore, agricoltore di Gaggiano –. Chi aveva scelto varietà a ciclo lungo, potrebbe anche convertirsi a quelle molto più precoci, ma siamo comunque in ritardo. Ci saranno conseguenze sul raccolto". Non va meglio per i risicoltori nella zona ovest dell’area metropolitana milanese, area anche questa vocata per la produzione del Carnaroli. "Avevo già seminato 500 pertiche di riso in asciutta, oggi sono tutte sommerse – afferma Gabriele Noè, cerealicoltore di Noviglio –. Ho altre 2.200 pertiche destinate a riso, che dovevano ancora asciugare del tutto dalle piogge precedenti, ma con le ultime precipitazioni non so nemmeno quando potrò entrare a fare le prime lavorazioni. L’orzo che avevo in campo, invece, ormai sta morendo per la troppa acqua. Qui intorno guardo anche i frumenti, ma fanno paura, ci sono interi campi completamente gialli". Se lo scorso anno, di questi tempi, si stava discutendo se era possibile rimandare le semine per mancanza d’acqua nei canali di irrigazione quest’anno la situazione è completamente opposta.

"Prima la siccità, poi le piogge incessanti: l’emergenza climatica continua a investire l’agricoltura e complica la situazione di raccolti e semine" è il commento di Alessandro Rota, presidente della Coldiretti interprovinciale. "Assistiamo da un lato il rischio di asfissia per le colture seminate, dall’altra l’impossibilità di programmare in maniera adeguata le nuove semine".

Giovanni Chiodini