Rifiuti ospedalieri. Smaltimento più “green” con due impianti

Il Gruppo MultiMedica ha introdotto impianti innovativi per trattare i rifiuti ospedalieri contaminati, riducendo il volume fino al 75% senza impatti ambientali negativi. La tecnologia sarà implementata in tutte le sedi, migliorando la gestione dei rifiuti sanitari.

Rifiuti ospedalieri. Smaltimento più “green” con due impianti

Rifiuti ospedalieri. Smaltimento più “green” con due impianti

Garze, guanti, cannule, cateteri, mascherine e altri dispositivi contaminati da materiale biologico: sono i cosiddetti "rot", rifiuti ospedalieri trattati dagli operatori socio-sanitari, classificati come pericolosi e a rischio infettivo. Gli ospedali ne producono tonnellate ogni anno, che vanno poi sterilizzate o incenerite con inevitabili conseguenze per l’ambiente. In occasione della Giornata mondiale del riciclo, il Gruppo MultiMedica ha annunciato di aver installato due innovativi impianti per il trattamento dei rot, che li triturano e li sterilizzano, riducendone il volume fino al 75%, senza emettere sostanze nocive né produrre residui chimici, e limitando il dispendio energetico e di risorse idriche. I due impianti si trovano all’Irccs di Sesto San Giovanni e all’ospedale di Castellanza e prossimamente verranno introdotti in tutte le altre sedi del Gruppo. Permettono di trattare rispettivamente 15 e 100 Kg di rifiuti all’ora. Al nosocomio cittadino si è passati da un volume medio mensile di 144.000 litri di rifiuti a 39.600 (-72,5%). "Abbiamo cercato di sviluppare un approccio innovativo e più efficiente alla gestione del problema, sia puntando sulla formazione del personale sia investendo in tecnologia", ha sottolineato Daniele Schwarz, amministratore delegato di MultiMedica.S.V.