
Presidio di comunità a Luino: via ai lavori. Pronto nella primavera 2024
Cronoprogramma rispettato: come annunciato nel giugno scorso, quando sono stati aggiudicati i lavori, è entrato in attività in questi giorni il cantiere per la realizzazione dell’Ospedale di comunità di Luino, che sarà accolto al quinto piano del padiglione centrale. I lavori dovrebbero concludersi ad aprile 2024. Ad annunciarlo è l’Azienda socio sanitaria territoriale Sette Laghi. L’investimento ammonta a circa 1 milione e mezzo di euro, finanziati con il Piano nazionale ripresa resilienza, e prevede la completa ristrutturazione del piano, che ospiterà da sedici a venti posti letto, suddivisi in sette camere doppie e sei singole, la maggior parte delle quali con vista sul Lago Maggiore, oltre a spazi per la rieducazione funzionale e per la socialità. L’Ospedale di comunità di Luino sarà situato all’interno del perimetro ospedaliero, così come la Casa di comunità, per la quale i lavori saranno aggiudicati verso la fine di quest’anno. Anche la Casa di comunità sarà accolta nel nuovo edificio completamente ristrutturato che si trova all’ingresso dell’ospedale alla fine del 2024. Sia l’Ospedale di comunità che la Casa di comunità faranno capo alla direzione sociosanitaria e andranno ad integrare e completare l’attività dei reparti e dei servizi ospedalieri. L’Ospedale di comunità, in particolare, è una struttura di ricovero a gestione infermieristica che svolge una funzione intermedia tra il domicilio e il ricovero ospedaliero, con la finalità di evitare ricoveri ospedalieri impropri o di favorire dimissioni protette in luoghi più idonei al prevalere dei fabbisogni sociosanitari, di stabilizzazione clinica, di recupero funzionale e dell’autonomia più prossimi al domicilio. E a completare l’offerta sociosanitaria nel Distretto di Luino sarà dunque l’entrata in funzione della Casa di comunità. Uno dei servizi più caratteristici di queste strutture è però già operativo: si tratta del Pua (Punto Unico di Accesso), sportello in cui personale appositamente formato, a partire dagli Infermieri di famiglia e comunità, accoglie il cittadino, ascolta le sue esigenze non solo sanitarie, ma anche di tipo sociale, e conseguentemente procede ad attivare il percorso sanitario, sociosanitario o sociale più appropriato, in sinergia con i professionisti delle cure primarie.
Lorenzo Crespi