Plasma iperimmune conto il Covid, Varese capofila del progetto nazionale finanziato da Ue

Dalla Commissione europea oltre 7 milioni per la raccolta del plasma convalescente da utilizzare nelle terapie

Plasma iperimmune

Plasma iperimmune

Varese, 5 novembre 2020 - La Commissione europea ha approvato il progetto 'Ccp-Italy', sul plasma convalescente contro Covid-19, di cui è capofila a livello nazionale la Struttura regionale di coordinamento per le attività trasfusionali in capo ad Areu (Agenzia regionale emergenza-urgenza) Lombardia, mentre il Servizio trasfusionale di riferimento per la regione è quello dell'Asst Sette Laghi, diretto da Rosa Chianese che ha coordinato l'intero progetto. Si colloca dunque "a Varese la cabina di regia del progetto di raccolta nazionale finanziato dall'Ue", informa l'azienda socio-sanitaria territoriale.

Il plasma convalescente Covid-19 (Ccp) - ricorda l'Asst in una nota - è il plasma che può essere donato da persone che sono state infettate dal virus e sono guarite (tampone negativo). Lo scopo dell'iniziativa, che in Italia coinvolgerà 13 regioni, è "aumentare la produzione di plasma iperimmune proveniente da soggetti guariti da Covid-19 al fine di ampliare lo spettro delle terapie, garantire opportunità di trattamento al maggior numero di pazienti nelle diverse fasi cliniche, nel breve, medio (un anno) o lungo (due anni) periodo, e sviluppare immunoglobuline specifiche per la terapia e per la profilassi passiva di soggetti esposti o fragili".

Il punteggio assegnato dalla Commissione al progetto italiano - sottolineano dall'Asst - permette di accedere al 100% del finanziamento disponibile: su 40 milioni messi complessivamente in campo a livello europeo, l'Italia se ne vede riconosciuti oltre 7, "un importo mai stanziato fino ad ora per un'attività di raccolta plasma nel nostro Paese. Non appena la decisione sarà formalizzata, si potrà cominciare a lavorare". "La valutazione positiva del progetto e il finanziamento riconosciuto dalla Commissione europea rappresentano un successo per tutto il sistema trasfusionale italiano, oltre che lombardo - afferma Chianese - nonché un importante sostegno e riconoscimento del grande impegno profuso per la raccolta del plasma convalescente in una fase particolarmente critica e complessa a livello mondiale. Ad oggi nel nostro Servizio trasfusionale abbiamo a disposizione unità di plasma convalescente sufficienti alle necessità attuali avendole raccolte nel periodo estivo, ma la richiesta è in crescita e presto ne serviranno altre. Noi siamo a disposizione per la raccolta delle donazioni".

"E' un orgoglio per noi tutti - dichiara Gianni Bonelli, direttore generale dell'Asst Sette Laghi - dare un contributo così qualificato a un progetto di livello internazionale che è strategico per la cura dei malati Covid. Ringrazio la dottoressa Chianese e il suo team per la competenza e l'impegno che hanno messo in questa partita e che ha consentito al nostro Paese di ottenere una quota rilevante dei fondi europei destinati al progetto. Tutti i soggetti guariti dal Covid si sentano moralmente impegnati ad aiutare i pazienti che ancora combattono la malattia donando il proprio prezioso plasma iperimmune".