Tempestava di messaggi la sua ex e la pedinava in continuazione, costringendola a cambiare le sue abitudini di vita fino addirittura a trasferirsi presso i suoi genitori. Ma la donna qualche mese fa ha deciso di rivolgersi alla Polizia di Gallarate. Gli elementi raccolti dagli inquirenti avevano consentito al questore di emettere a carico dell’uomo il provvedimento dell’ammonimento, volto a farlo desistere dalle condotte persecutorie nei confronti della ex. Ma la misura non ha avuto l’esito sperato: a ottobre la vittima è ritornata in commissariato in quanto l’uomo si era nuovamente presentato sotto la sua abitazione, suonando più volte il campanello per incontrarla.
Alla luce della reiterata condotta persecutoria da parte dell’ex fidanzato, che ha oltretutto disatteso il provvedimento monitorio, gli agenti dell’area investigativa hanno raccolto tutti gli elementi utili a costruire un solido impianto accusatorio che ha portato all’emissione della misura cautelare nei confronti dell’uomo. Si tratta di un cittadino italiano residente a Busto Arsizio. In attesa del processo che sarà istruito presso il Tribunale di Busto, gli sarà vietato avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dalla vittima, rispettando una distanza di almeno 500 metri, ed inibita ogni forma di comunicazione.
La sua condotta sarà inoltre sottoposta al controllo del cosiddetto braccialetto elettronico, dispositivo di tracciamento Gps che avviserà immediatamente le forze dell’ordine in caso di avvicinamento a meno di 500 metri dalla casa e dai luoghi frequentati dalla vittima.