Busto Arsizio (Varese) – Avanti tutta verso la realizzazione del nuovo ospedale unico di Busto Arsizio – Gallarate che sorgerà nel rione di Beata Giuliana a Busto Arsizio mentre non mancano le perplessità e le preoccupazioni sul futuro degli attuali presidi, di Busto e di Gallarate, per la riduzione delle prestazioni. L’argomento nei giorni scorsi è stato oggetto di una mozione presentata dai consiglieri Luca Ferrazzi (Lombardia migliore), Samuele Astuti (Pd) e Giuseppe Licata (Italia viva) in Consiglio regionale e respinta dalla maggioranza. Ha replicato Ferrazzi: "Noi insisteremo e monitoreremo affinché continuino a essere erogate le prestazioni sanitarie da qui ad almeno il 2030, perché prima di quella data sarà impossibile che sia pronta la nuova struttura, parliamo di sei anni, durante i quali i cittadini della Valle Olona hanno diritto alle cure".
L’iter che deve portare al nuovo grande polo sanitario sul territorio bustese prosegue: l’altro giorno la direzione strategica dell’Asst Valle Olona ha approvato lo studio di fattibilità, atto necessario ai fini dell’ottenimento dei finanziamenti a carico dello Stato per il progetto (420 milioni di euro) i cui tempi di realizzazione sono stati aggiornati indicando l’attivazione dei servizi nel mese di agosto 2030. Nuovo cronoprogramma dunque secondo il quale a settembre sarà indetta la prima procedura di gara per la progettazione. Successivamente nell’arco di 20 mesi ci saranno l’approvazione dei progetti e delle autorizzazioni, quindi a febbraio 2027 l’avvio dei lavori per il grande complesso ospedaliero che avrà 773 posti.
Si va avanti dunque, per la Regione il traguardo è il polo sanitario unico, mentre sarà da definire la futura destinazione delle attuali strutture ospedaliere di Busto Arsizio e Gallarate, quando saranno "svuotate" delle attività sanitarie trasferite nell’ospedale unico. E sull’ospedale unico l’altro giorno l’assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso, a margine della visita alla Casa di comunità a Cassano Magnago ha ribadito: "Noi abbiamo in mano la responsabilità di realizzarlo e abbiamo definitivamente stanziato 440milioni di euro che servono per costruirlo. Fino a quando non verrà tagliato il nastro le due attuali strutture dovranno garantire il livello di assistenza a cui i cittadini sono abituati. Chiaro che bisogna razionalizzare". Contrario al progetto da subito il Comitato per il diritto alla salute del Varesotto per il quale servono invece investimenti per migliorare i due presidi esistenti.