È importante partecipare e l’hanno dimostrato i cittadini che hanno raccolto l’invito del circolo di Legambiente BustoVerde riguardante la serata dal titolo “La città che vorrei“, dedicata al futuro dell’ex scalo Hupac adiacente la stazione ferroviaria delle Fs. "È stato un successo – commenta Paola Gandini, presidente del circolo bustese -. Erano presenti residenti di ogni età che hanno a cuore il futuro della città dove abiteranno e dove hanno abitato vedendola cambiare, non sempre in meglio, sotto i loro occhi". Un momento, dunque, importante per fare proposte mettendo sul tavolo del confronto idee relative alla rigenerazione di una vasta area inserita nel Piano di governo del territorio, documento in fase di modifica, sul quale anche l’amministrazione comunale ha promosso nel mese di novembre una serie di incontri pubblici Al centro della serata di Legambiente l’ex scalo merci Hupac e la proposta di realizzare "un parco urbano di vasta dimensione", molto differente per conformazione e utilizzo dai piccoli giardini e parchi già presenti, sparsi per il territorio di Busto.
Tra i presenti l’architetto Carlo Valentini che ha esposto la sua idea di "parco della salute" sull’esempio di alcuni progetti simili in fase di realizzazione in alcune città, come Pavia e Ascoli Piceno. "L’argomento ha suscitato davvero molto interesse - continua la presidente -. Anche i giovani sono intervenuti con i loro suggerimenti per il futuro della vasta area, quindi spazi di aggregazione e per fare sport". Altri hanno proposto la realizzazione di aree verdi e specchi d’acqua con funzione di mitigazione delle temperature e richiamo per la piccola fauna cittadina.
Altre proposte arrivate dai cittadini presenti alla serata riguardano la realizzazione di quinte alberate verso i binari per schermare il rumore dei treni e aree non pavimentate, per alleggerire il carico di acque meteoriche che finiscono in fognatura ogni volta che si verificano fenomeni metereologici violenti, come quelli delle ultime estati. Una proposta particolare, fa rilevare Paola Gandini "è arrivata da una cittadina, che ha raccontato di essere figlia di un ex capostazione e ha ricordato la presenza in quell’area degli orti coltivati dai dipendenti delle ferrovie, auspicando che possano essere di nuovo realizzati". Tante idee, dunque, sono emerse durante la serata. "Le raccoglieremo tutte e le presenteremo ai redattori del Pgt con l’intento di farle valutare e accogliere. Sarebbe bello che quell’area rinascesse come grande parco urbano, dando concretezza alle proposte dei cittadini". Ros.For.