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Origgio, Ceriani non fa marcia indietro: "Niente ricandidatura a sindaco"

L’attuale primo cittadino spegne qualsiasi voce di un ripensamento No al secondo mandato

Non ha cambiato idea malgrado le tante attestazioni di stima ottenute durante l’emergenza Covid per il suo impegno. Il sindaco Mario Ceriani non si ricandida. L’aveva detto a febbraio e ora lo ribadisce. "È una decisione presa per motivi strettamente personali – aveva spiegato Ceriani – per diverse situazioni ho deciso di non candidarmi. Questi ultimi cinque anni sono stati costruttivi e ho lavorato bene con il mio gruppo, ma non mi presenterò per il secondo mandato". Ceriani ha conquistato la fascia di primo cittadino nel 2015, alla guida di Promuovere Origgio. Questo mandato, il terzo, è solo l’ultimo incarico di una lunga carriera politica spesa per la comunità. Ceriani, medico da poco in pensione, è stato vicesindaco dal 1991 poi primo cittadino dal 1996 al 2008.

Ha anche ricoperto la carica di consigliere provinciale per Forza Italia dal 2007 al 2008. Ha però intenzione di continuare a dare un contributo alla vita politica in paese: "Farò parte della squadra – continua – con l’obiettivo di dare continuità, stabilità e garanzia di un ritorno alla normalità". Nel frattempo si registra la forte presa di posizione di Fratelli d’Italia che con Silvia Lucadei attacca gli ex alleati: "La Lega di Origgio, commissariata da anni dal partito, ha contravvenuto agli accordi provinciali e coinvolto liste civiche ancor prima dei partiti componenti la coalizione di centro destra". La stoccata segue l’accordo del Carroccio con La Civica che ha portato a candidare Evasio Regnicoli. "La Lega ha mosso i suoi passi in solitudine, senza mai concordare con Fratelli d’Italia e Forza Italia un possibile coinvolgimento dei civici, attualmente all’opposizione e ora fantomatici garanti di condivisione di idee". Nelle prossime ore dovrebbe arrivare l’annuncio del candidato sostenuto da azzurri e meloniani.

Sara Giudici