MATTIA BORIA
Cronaca

Varese, via libera ai cocktail: esulta la Piccola Brera

L’ordinanza di divieto non sarà rinnovata da Palazzo Estense: "Mostrato senso di responsabilità". Gli esercenti, intanto, guardano avanti e pensano a iniziative per cambiare il volto della movida

A sinistra Raffaele “Skizzo” Bruscella titolare del Balthazar

Varese, 20 giugno 2020 - Un altro passo verso la normalità. Così giudicano i gestori dei bar del centro il mancato rinnovo dell’ordinanza che proibiva a Varese il consumo d’asporto di bevande alcoliche, confermato ieri con una nota dal Comune. "Tecnicamente - spiega Raffaele “Skizzo” Bruscella del Balthazar - era già scaduta il 15, quindi si tratta di un mancato prolungamento che ci fa comunque piacere. Noi e altre realtà del centro non lavoriamo molto sul take away, siamo più propensi alla clientela “da tavolo” ma questa novità rappresenta per tutti il riavvicinarsi alle serate di un tempo".

Una linea che, in qualche modo, è confermata da Palazzo Estense, visto che nella nota si parla di una "scelta che deve essere vista come una prova, un tentativo di tornare a una nuova normalità dopo il senso di responsabilità mostrato da cittadini ed esercenti negli scorsi weekend". Ovviamente restano in vigore tutte le altre limitazioni e indicazioni per contrastare il contagio da coronavirus. A essere cambiato, proprio come reazione all’emergenza, è il punto di vista dei locali. "Puntiamo a far nascere un’associazione - prosegue Bruscella - che racchiuda tutte le nostre realtà. Una possibilità che ci permetta di organizzare eventi per tutta la zona in futuro. Sono felice di come sono andate le cose, anche a livello economico il nostro è stato un impegno che ha dato frutti, si pensi solo al servizio di sicurezza messo a disposizione".

Quest’ultima iniziativa dovrebbe essere prorogata. Gli uomini di una security al servizio delle realtà della “piccola Brera” saranno ancora presenti, seppur in numero minore. A dover tornare ai numeri dell’epoca pre-Covid devono però essere anche gli avventori. "Siamo lontani dai numeri degli altri anni – fa sapere il proprietario di un locale – Ci vorrà tempo. Intanto da parte nostra ci occuperemo della “qualità” della clientela d’attrarre. Varese avrà più persone in città per l’estate? Cerchiamo di rendere più belle le nostre vie, così da sfruttare anche un periodo solitamente di stanca".

Un centro alla portata di famiglie e divertimento rappresentano uno scenario ideale per molti degli esercenti. Si fa strada l’idea di una sorta di regolamento non scritto stilato dagli stessi titolari per stigmatizzare comportamenti “a rischio“, come l’abitudine ad alzare il gomito eccessivamente con birre portate da casa o recuperate nei negozi. Da qui la proposta di realizzare bicchieri in plastica ad hoc che verranno distribuiti dalle realtà di via Cavallotti e dintorni. L’intenzione è quella di smarcare l’immagine dagli eccessi della movida stigmatizzati a più riprese nelle scorse settimane. Per gli esercenti è più che giusto che i controlli della polizia locale proseguano, ma si sottolinea l’esigenza di spiegare che i responsabili di danni e schiamazzi sono spesso organizzatori di serate “autogestite”, come i giovanissimi che bivaccano in zona tribunale.