LORENZO CRESPI
Cronaca

Ora la risonanza magnetica si fa in astronave

Sarà installato all’Ospedale Del Ponte di Varese il primo simulatore di risonanza magnetica per bambini in tutt’Italia: uno strumento...

Lo strumento cambierà radicalmente il modo in cui i piccoli pazienti verrano sottoposti all’indagine diagnostica

Lo strumento cambierà radicalmente il modo in cui i piccoli pazienti verrano sottoposti all’indagine diagnostica

Sarà installato all’Ospedale Del Ponte di Varese il primo simulatore di risonanza magnetica per bambini in tutt’Italia: uno strumento che cambia radicalmente il modo in cui i piccoli pazienti vengono sottoposti all’indagine diagnostica. Solitamente infatti l’esame viene eseguito sui bambini in anestesia totale, con i rischi che una tale procedura può comportare.

Ma la fondazione Il Ponte del Sorriso ha scoperto in Francia un progetto innovativo che ha deciso di proporre ad Asst Sette Laghi per il polo materno-infantile di Varese. Si tratta di un simulatore a forma di astronave, all’interno del quale il bambino viene fatto distendere proprio come se fosse nella vera risonanza magnetica, con tutti i rumori e la sensazione di chiusura nel tunnel. Il progetto prevede di installare il simulatore in un locale in prossimità della vera macchina. Il bambino viene fatto arrivare circa mezz’ora prima dell’esame e viene posizionato all’interno dell’astronave. Gli viene spiegato che è un astronauta e che dovrà guidare una navetta spaziale rimanendo assolutamente fermo. Un computer inserito nel simulatore verifica che il bambino riesca a rimanere pressoché immobile. Una volta che il bambino ha dimostrato di aver capito, verrà vestito con una tuta da astronauta e accompagnato alla vera astronave che lui stesso, in modo simbolico, farà partire, quando si sentirà pronto, con un joystick.

"Anche la vera risonanza magnetica sarà camuffata da astronave e tutto l’ambiente circostante verrà colorato come se intorno ci fosse lo spazio - spiega Emanuela Crivellaro de Il Ponte del Sorriso - i nostri educatori professionali e/o volontari appositamente formati si occuperanno della preparazione. Non vi è dubbio che il bambino, investito da tale importante ruolo, coinvolto facendolo sentire protagonista, potrà fare a meno dell’anestesia".

Il simulatore, già installato in 47 ospedali nel mondo, principalmente in Europa (ancora nessuno in Italia) è stato testato su quasi 20mila bambini e ha permesso fin qui di abbattere dell’80% la necessità dell’anestesia, senza lasciare alcun trauma nei pazienti. Inoltre consente un notevole risparmio di costi pubblici ed energie per non dover impiegare un’equipe anestesiologica ed una maggiore velocità nel dare appuntamenti, in quanto non occorre organizzare la presenza degli anestesisti. Da parte del Ponte del Sorriso va un ringraziamento ai professionisti di Asst Sette Laghi che hanno accolto l’idea: ora parte una raccolta fondi per sostenere il costo del simulatore, della sua collocazione e ambientazione, di circa 40mila euro. Informazioni su ilpontedelsorriso.com.

L.C.