Busto Arsizio, il monumento ai Caduti torni in piazza Vittorio Emanuele

Mozione per chiedere la sistemazione nella vecchia sede

Il monumento ai Caduti ora in piazza Trento Trieste

Il monumento ai Caduti ora in piazza Trento Trieste

Busto Arsizio (Varese), 3 marzo 2018 - I lavori per il rifacimento di piazza Vittorio Emanuele II sono ripresi nei giorni scorsi, dissipati quindi i timori che il progetto potesse essere bloccato. «Sono ripresi alla grande» ha detto il sindaco Emanuele Antonelli che non ha dubbi sul risultato finale, «sarà una piazza bellissima». E liberata dal traffico. Ancora qualche mese e poi, per l’estate, le opere dovrebbero essere concluse. Ma la piazza torna ad accendere il dibattito per un altro motivo: per decenni, dagli anni cinquanta, al centro svettava il monumento ai Caduti di tutte le guerre, poi trasferito in piazza Trento e Trieste, in quanto, secondo il progetto urbanistico riguardante una parte dell’area, non poteva convivere con il previsto silos sotterraneo, nel frattempo messo nel cassetto.

Quindi chi non è mai stato d’accordo su quel trasloco torna a farsi sentire chiedendo che il monumento torni nella piazza. Lo chiede Audio Porfidio, leader del movimento La voce della città, in prima linea nella battaglia contro il primo trasferimento in piazza Trento e Trieste, tanto da promuovere un referendum, richiesta che ora ha il sostegno di Diego Cornacchia, consigliere comunale del Gruppo Misto. Cornacchia ha presentato sull’argomento una mozione sulla quale dovrà esprimersi il consiglio comunale. Cornacchia ritiene inadeguato l’attuale posizionamento dell’opera che deve dunque ritornare nella sua sede originaria, in quella piazza Vittorio Emanuele II sottoposta a restyling. Scrive l’esponente del Gruppo Misto: «Considerato che il presupposto unico e indefettibile per lo spostamento del monumento fu quello della realizzazione di un posteggio interrato», ora che quell’intervento è saltato «Si disponga che l’opera venga nuovamente ricollocata nella nascente pedonalizzata piazza Vittorio Emanuele II». E ancora «Si rammenta che l’attuale collocazione era stata giustificata quale funzionale per la prevista pedonalizzazione di piazza Trento e Trieste, che nel tempo è stata ritenuta non fattibile e comunque non attuata». Secondo Cornacchia sono tantissimi i cittadini che non condividono l’attuale sistemazione e che dunque sono favorevoli al ritorno del monumento nella sua sede originaria.