REDAZIONE VARESE

L'accusa di una donna: "Molestie e foto hot dal medico"

Una paziente residente in provincia di Varese denuncia trattamenti «hard». Il chirurgo rischia il processo

La donna si è rivolta ai carabinieri (foto d'archivio)

Busto Arsizio (Varese), 19 febbraio 2016 - Per un intervento di ricostruzione plastica, dopo aver perso 34 chili per problemi di salute, si è rivolta a un medico di Parma che le aveva rivolto una promessa: «Ti farò bella». E, per una 54enne residente in provincia di Varese, è iniziato un incubo fatto di molestie sessuali, con fotografie delle sue parti intime spacciate per controlli previsti dalla terapia.

La donna, un paio di settimane fa, ha denunciato gli episodi rivolgendosi ai carabinieri in una caserma nel Basso Varesotto. Il suo racconto, assieme a quello di altre donne, corrobora l’impianto accusatorio a carico del medico, specializzato in chirurgia dell’obesità, senologia oncologica e ricostruttiva (almeno secondo quanto si legge sul suo sito) che oggi dovrà presentarsi davanti al gup di Parma per l’udienza preliminare. Il pm della città emiliana ha chiesto infatti il rinvio a giudizio dell’uomo, accusato di violenza aggravata e continuata nei confronti di cinque donne.

L’ultimo espisodio risale allo scorso 3 dicembre. E la vittima è stata proprio la 54enne, che si costituirà parte civile contro il medico. «Quel 3 dicembre ero stata sottoposta a un intervento di chirurgia plastica all’interno cosce - racconta la donna - visto che nei mesi passati avevo perso 34 chili dopo un’operazione di chirurgia. Non scorderò mai quando lui entrò in camera: erano le 9 di sera circa, alzò il lenzuolo e mi mise la mano sui genitali, tenendola lì per un paio di secondi. Così, senza nessuna spiegazione. Non aveva né guanti né camici, era già in abiti borghesi, con una borsa a tracolla, perché se ne stava andando a casa».

Quella sera di dicembre, almeno secondo quanto fa mettere a verbale nella denuncia, Paola sente la mano del chirurgo che scivola sulle sue parti intime. È turbata. Ma poco dopo vede che il medico fa la stessa cosa con la ragazza coricata nel letto al suo fianco. «Abbiamo parlato tutta la notte di quello che era successo - racconta la donna - e lei mi disse che aveva sentito molti commenti su quel dottore, che era chiamato “il molestatore”».

Ma Paola non riesce a cancellare quell’umiliazione. Ha altro da raccontare. Nel corso della visita, prima dell’intervento, il medico l’avrebbe fatta spogliare, per poi scattare alcune fotografie nella zona pubica. «Gli ho chiesto il perché di quelle foto ma lui continuava a insistere: “Fammi fare il mio lavoro“». Al termine della visita la donna, imbarazzata, avrebbe ricevuto il saluto che il medico riservava ad altre sue pazienti: un bacio sulla bocca.