Busto Arsizio: al via l'esodo dei migranti, qualcuno scappa

I primi 137 profughi hanno lasciato lo stabile di via dei Mille e sono stati trasferiti a Bresso

LO SGOMBERO I richiedenti asilo sono saliti sui pullman, mentre una trentina di irregolari ne ha approfittato per far perdere le tracce

LO SGOMBERO I richiedenti asilo sono saliti sui pullman, mentre una trentina di irregolari ne ha approfittato per far perdere le tracce

Busto Arsizio, 15 marzo 2018 - Hanno raccolto le loro cose, vestiti e aspettative, e sono saliti sui pullman che dal centro Kb di Busto Arsizio li hanno portati a un centro di accoglienza migranti a Bresso. Sono 137 i richiedenti asilo, i primi di circa 600 in tutta la provincia, che ieri hanno lasciato la struttura di via dei Mille, perché ha chiuso i battenti.

Non erano felici di lasciare la loro nuova “casa” i richiedenti asilo di via dei Mille, nonostante per mesi di quella stessa sistemazione si siano lamentati diverse volte. Dovranno ricominciare da capo, all’interno del centro della Croce Rossa di Bresso, dove sono stati spostati a partire da questa mattina. Nessun disordine, nessuna protesta, con le loro cose tra le braccia la quasi totalità degli ospiti aventi diritto di Kb è salita sui bus senza battere ciglio. Alcune decine hanno invece deciso di approfittare del momento per darsi alla macchia. Si tratta di una trentina di persone a cui la richiesta di asilo è stata già rigettata da tempo ma, nonostante ciò, erano riusciti comunque a restare ospiti del centro accoglienza bustocco, ricevendo il sostegno pagato dai cittadini anche se non ne avevano diritto. Faranno probabilmente perdere le proprie tracce. È tra loro che presumibilmente si nascondevano i fautori del diverse proteste che si sono scatenate dentro e fuori la struttura, quando addirittura riuscirono a bloccare la circolazione stradale per protestare contro il rilascio di carte di identità o la lentezza delle procedure di validificazione delle domande o, ancora, per quella dei ricorsi presentati contro i rigetti.

A partire da domani ricominceranno le operazioni di programmazione e organizzazione per il trasferimento degli altri circa seicento migranti di Kb, sei i suoi centri in provincia di Varese, unitamente a quelli di altre quattro strutture ospitanti gestite da altre società su cui la Prefettura sta mantenendo riserbo. In circa altri 260 andranno nel Milanese, mentre il rimanente dovrà essere spalmato su centri sempre in provincia di Varese. A decidere per la dismissione delle strutture Kb srl è stato il titolare che, insieme alla sua socia, è finito indagato per presunta truffa ai danni dello Stato. Secondo la Procura vi sarebbe una presunta mancata corrispondenza tra quanto ricevuto in contributi e i servizi resi. Per “permettere alla magistratura di svolgere serenamente il suo lavoro”, come ha spiegato il difensore della società Daniele Pizzi, Kb srl non ha partecipato al nuovo bando della Prefettura e, a seguito di una proroga chiesta dal medesimo ente per altri sei mesi, il 31 marzo cesserà di essere una società di gestione accoglienza migranti.