REDAZIONE VARESE

Memoria dei Caduti, in Biella una singolare installazione di "pietre di riuso" da 700 Comuni

In memoria dei Caduti della Prima Guerra Mondiale, il Nuraghe Chervu di Biella è stato lastricato con più di 700 pietre recuperate da tutta Italia. Un modo per ricordare i sacrifici di allora e per riflettere sulle sofferenze del presente.

Memoria dei Caduti, in Biella una singolare installazione di "pietre di riuso" da 700 Comuni

Dal 17 marzo 2019 alle porte della città di Biella, sulle rive del torrente Cervo, c’è una singolare installazione dedicata ai caduti della Prima guerra mondiale. Nei pressi del nuraghe, voluto dal circolo culturale sardo “Su Nuraghe“, in memoria dei Caduti della Brigata Sassari la distesa verde è lastricata da una miriade

di “pietre di riuso“: forme irregolari dai colori variegati arrivate da ogni parte d’Italia. Su ogni pietra, sotto il nome del Comune che l’ha consegnata, è inciso

un numero: i Caduti nella Grande guerra di quella comunità. Sono già più

di 700 i Comuni che hanno aderito.

"Canegrate partecipa all’iniziativa con una pesante lastra di pietra recuperata

nei magazzini dal nostro Ufficio tecnico – spiegano in Comune – Il numero è 30, perché trenta furono i canegratesi che

non tornarono". Il Comune

ha poi ringraziato la “Casa

degli angeli“ che ha donato

le incisioni. "Aderiamo

con spirito di pace,

per ricordare i sacrifici di allora nella consapevolezza delle sofferenze che nel tempo presente opprimono tante parti del mondo".

Il “Nuraghe Chervu“ è una vasta area monumentale

alle porte della città di Biella che prende il nome dal torrente Cervo. Fu eretta nel 2008

in corso Lago Maggiore

ed è dedicata alla Brigata Sassari e ai Caduti biellesi

della Prima guerra mondiale.

Si tratta di un monumento formato da massi di melafiro estratti dalle cave di Curino

a ricordo degli studi scientifici che il geologo Alberto Ferrero della Marmora compì nel Biellese, prima del suo forzato trasferimento in Sardegna.

Ch.S.