Maxi rissa tra giovanissimi a Gallarate: denunciata una ragazza

È solo il primo provvedimento: le indagini continuano per identificare i ragazzini che venerdì a decine si sono dati appuntamento a Gallarate

Un fermo immagine del video che mostra l’arrivo di decine di giovani in centro

Un fermo immagine del video che mostra l’arrivo di decine di giovani in centro

Gallarate (Varese), 11 gennaio 2021 - C’è il primo denunciato, anzi denunciata, dopo la maxi rissa che ha coinvolto a Gallarate nel pomeriggio di venerdì un centinaio di ragazzi, per la maggior parte tra i 12 e i 18 anni: è una ragazza di 18 anni, identificata dagli investigatori della Polizia di Stato, della quale è stato accertato il coinvolgimento. Le indagini, subito avviate dopo i fatti che hanno suscitato profondo sconcerto in città, stanno proseguendo, gli inquirenti stanno identificando altri giovanissimi che saranno denunciati all’autorità giudiziaria per il reato di rissa aggravata.

Un pomeriggio di “follia”, organizzato sui social che ha portato in centro a Gallarate, in largo Camussi, gruppi di ragazzini arrivati in treno da altri comuni della provincia con un obiettivo chiaro purtroppo, la rissa violenta, nella quale ad avere la peggio è stato un quattordicenne, ferito fortunatamente non in modo grave. Ma il bilancio dello scontro, organizzato pare per vendicarsi di un altro pestaggio avvenuto qualche giorno prima, poteva essere davvero pesante: inquietante certamente il ritrovamento da parte della Polizia locale di due borsoni che contenevano catene, mazze da baseball, pietre e un coltello, la conferma che le intenzioni erano le più violente. Profondo lo sconcerto in città, sgomenti i cittadini che passando in centro in quel momento e i commercianti si sono trovati a essere testimoni di quel violento scontro fisico tra giovanissimi.

Intanto c’è una prima denuncia, quella di una diciottenne, ma il lavoro degli investigatori va avanti e avrebbero già identificato altri ragazzi coinvolti. Sul grave episodio interviene il sindaco di Gallarate Andrea Cassani: "Faccio una doppia riflessione come sindaco e come genitore: come amministratore ritengo che il rafforzamento dei controlli con la presenza di più pattuglie, che ci sarà, la Questura infatti ha annunciato che ci saranno più uomini in città, vada nella direzione di prevenire ulteriori episodi simili; come genitore non posso non considerare la situazione che i più giovani stanno vivendo. Da un anno l’attività scolastica non è più garantita in presenza, non possono praticare attività sportiva, nei casi in cui non hanno famiglie solide sotto il profilo educativo alle spalle, una carenza a cui si aggiunge anche quella degli insegnanti costretti alla didattica a distanza, i giovanissimi più fragili, senza anche quei riferimenti a scuola, possono poi assumere comportamenti sbagliati, fino alla violenza. La pandemia ha certo creato una situazione difficile, ma i genitori devono stare attenti, il mio auspicio è che gli adolescenti possano tornare al più presto a occupare il loro tempo in modo positivo".

Su quanto accaduto invita a riflettere l’assessore alla Sicurezza e vicesindaco Francesca Caruso che lancia un appello: "Mi rivolgo ai genitori, seguite i vostri figli, informatevi su che cosa fanno, chi frequentano, i ragazzi coinvolti sono giovanissimi, sono arrivati da altri comuni, possibile che le famiglie non sapessero dove stessero andando i loro figli, a 12, 13 anni?". Continua Caruso: "Stiamo vivendo tutti la difficile situazione causata dalla pandemia, ma ognuno in questo momento complesso deve fare la sua parte, le istituzioni ci sono, le forze dell’ordine sono in prima linea, ora sono i genitori che devono seguire i loro figli e capire se c’è del disagio prima che sia tardi". La maxirissa dell’altro giorno è un segnale: in piazza c’erano giovanissimi arrivati a Gallarate per picchiarsi, qualcuno era pronto a usare anche catene e mazze da baseball, ritrovate in due borsoni, abbandonati e sequestrati dalla Polizia locale che con il suo intervento tempestivo ha evitato il peggio.