REDAZIONE VARESE

Marocchino già condannato per terrorismo: ora è nei guai per violenza su una minore

Il 24enne, residente in provincia di Varese all’epoca dei fatti, deve rispondere in tribunale a Lecco dell’accusa di abusi su una 17enne di Calolziocorte

Il 24enne Abderrahmane Khachia, marocchino, residente in provincia di Varese all’epoca dei fatti e condannato nel 2017 a 6 anni per apologia di terrorismo, deve ora rispondere in tribunale a Lecco dell’accusa di violenza privata su una minorenne di Calolziocorte. Secondo l’accusa, nel gennaio 2016, avrebbe costretto una 17enne, d’origine marocchina e residente nella cittadina del Lecchese, a spogliarsi durante una videochiamata whattshapp. I due – come ricostruito ieri in tribunale a Lecco – si erano conosciuti sui social, era nata un’amicizia e Abderrahmane Khachia avrebbe voluto incontrare la ragazza. "Mi piaci – si legge nella documentazione raccolta dagli inquirenti – e vorrei incontrarti al più presto".

Il materiale venne preso in esame durante l’indagine a livello nazionale sul gruppo di presunti reclutatori terroristi che intendevano fare la guerra in Siria, guidato dal pugile di Lecco Abderrahim Moutaharrik, un campione di kickboxing arrestato nel 2016. Abderrahmane Khachia venne condannato come fiancheggiatore, anche per una serie di affermazioni, a favore del terrorismo islamico. È emersa anche la violenza privata nei confronti della 17enne perché, come illustrato ieri dall’accusa condotta dal pm Mattia Mascaro, davanti al giudice monocratico Enrico Manzi, "ha rivolto minaccia, consistita nel prospettare alla vittima di trasmettere al padre della minorenne delle fotografie che la ritraevano in costume e la costringeva a spogliarsi in una videochiamata". Il 24enne sarà sentito nella prossima udienza fissata a giugno. Angelo Panzeri