Mario Monti, gli 80 anni dell’economista prestato alla politica

La formazione all’Università Bocconi e Yale. Gli incarichi in Europa fino alla presidenza del Consiglio con la contestatissima legge Fornero varata per salvare i conti dello Stato

Mario Monti, ex presidente del Consilgio

Mario Monti, ex presidente del Consilgio

Varese, 18 marzo 2023 – Il senatore a vita Mario Monti si appresta a raggiungere il traguardo degli 80 anni. Nato a Varese il 19 marzo 1943, la sua è una vita tra università, istituzioni europee e politica italiana.

Istruzione 

Nella sua città natale consegue la maturità classica all'Istituto Leone XIII di Milano, mentre nel 1965 si laurea in economia presso l'Università Bocconi di Milano e trascorre un anno all'Università di Yale, con una borsa di studio, avendo come professore James Tobin, Premio Nobel per l'economia nel 1981.

Incarichi accademici

Nel 1969 diventa professore presso l'Università di Trento e dal 1970 presso l'Università di Torino, che lascia nel 1985 per diventare professore di economia politica all’Università Bocconi. Sarà rettore dell’università milanese dal 1989 al 1994, quando sarà nominato presidente dopo la morte di Giovanni Spadolini. Ha mantenuto quella carica fino al 1º novembre 2022.

Incarichi amministrativi

E’ stato relatore della commissione sulla difesa del risparmio finanziario dall'inflazione (1981), presidente della commissione sul sistema creditizio e finanziario (1981-1982) e membro della Commissione Sarcinelli (1986-1987). Nel 1988 viene nominato dal Governo De Mita e dal ministro del Tesoro Giuliano Amato membro del Comitato Spaventa sul debito pubblico (1988-1989). Sempre nel  1988 viene designato come membro del consiglio di amministrazione della Fiat  e della Banca Commerciale Italiana.  

Tra il 2005 e il 2011 è stato international advisor per Goldman Sachs. È stato inoltre advisor della Coca Cola Company[29], membro del "Senior European Advisory Council" di Moody's.   

Commissario europeo

Nel 1994 viene designato per la nomina a commissario europeo dal primo governo Berlusconi, insieme alla radicale Emma Bonino.

Collaborazioni internazionali

È stato il primo presidente del Bruege(2005-2008), un comitato di analisi delle politiche economiche (think-tank), nato a Bruxelles nel 2005. Nel 2010 diventa presidente europeo della Commissione Trilaterale, un gruppo di interesse di orientamento neoliberista fondato nel 1973 da David Rockefeller e membro del comitato direttivo del Gruppo Bilderberg. Tra gli organismi internazionali di cui fa parte, Monti è membro del comitato esecutivo dell'Aspen Institute Italia, un'organizzazione internazionale non profit, fondata nel 1950 ed è uno dei presidenti del "Business and Economics Advisors Group" dell'Atlantic Council. Nell'agosto 2020 è stato nominato dall'Organizzazione mondiale della sanità presidente della neoistituita Commissione paneuropea per la salute e lo sviluppo sostenibile mentre è a capo del gruppo internazionale sulle risorse dell'Unione europea.

Presidente del Consiglio

Il 13 novembre 2011, a seguito delle dimissioni di Silvio Berlusconi, riceve da Giorgio Napolitano l'incarico di formare il un nuovo governo, accettandolo con riserva. Il 16 novembre scioglie la riserva e giura al Quirinale davanti al Presidente della Repubblica. Rassegnerà le dimissioni il 21 dicembre 2012 rimanendo in carica per il disbrigo degli affari correnti fino al al 28 aprile 2013.

Il suo governo sarà ricordato per la riforma delle province, che ne riduce il numero e muta l'organizzazione interna riducendo nel contempo le competenze, e istituisce le dieci città metropolitane ma soprattutto per la riforma del sistema pensionistico, che accelera il passaggio a un metodo contributivo.

La riforma porta la firma del ministro del lavoro e delle politiche sociali Elsa Fornero ed è stata oggetto di critiche da più parti, soprattutto per il fenomeno dei cosiddetti esodati, cioè di coloro che avevano usufruito di forme di prepensionamento in aziende in crisi, ma che poi si sono ritrovati senza copertura pensionistica a seguito dell'innalzamento dei requisiti d'accesso. 

Dopo palazzo Chigi

Il 28 dicembre 2012 si candida in vista delle elezioni politiche alla guida della coalizione centrista Con Monti per l'Italia, che comprende Unione di Centro, Futuro e Libertà per l'Italia e la lista Scelta Civica, da lui stesso fondata e presieduta. La coalizione ottiene il 10,5% dei voti mentre Scelta Civica l'8,3%.

A causa dei dissidi emersi con diversi esponenti di Scelta Civica al Senato, il 17 ottobre 2013 Mario Monti si dimette dal ruolo di presidente del partito che lascerà nel 2015 passando così al Gruppo misto.

Vita privata

È sposato dal 1970 con Elsa Antonioli, volontaria della Croce Rossa Italiana, dalla quale ha avuto due figli, Federica e Giovanni; ha cinque nipoti, nati a partire dal 2005.