
Asilo nido (Foto archivio)
Concluse le indagini riguardanti alcuni casi di maltrattamento in un asilo nido comunale a Fagnano: due educatrici sono indagate. L’attività investigativa è stata condotta dai carabinieri di Busto Arsizio, coordinati dalla Procura della Repubblica.
Un lavoro delicato e complesso quello portato avanti dagli inquirenti, che hanno ricostruito quanto accadeva all’interno della struttura che accoglie bimbi fino a tre anni, dunque in tenerissima età che venivano affidati con tranquillità dai genitori. Questo fino a quando, proprio alcuni genitori, hanno cominciato a cogliere alcuni segnali che sono stati motivo di preoccupazione: mamme e papà avrebbero infatti notato cambi improvvisi di umore nei loro bimbi e in un caso segni anche sulla pelle. A quel punto il sospetto che la situazione non fosse più quella che assicurava la serenità dei piccoli e dei genitori e quindi la decisione di segnalarla, per fare chiarezza.
Sono state quindi avviate le indagini, lunghe e complesse, che si sono avvalse anche dell’utilizzo di telecamere nascoste all’interno dell’asilo nido. Secondo gli elementi raccolti sono sette le persone offese, bambini che oggi non hanno più tre anni e che all’epoca dei fatti erano più piccoli. Uno scenario, quello che sarebbe emerso, fatto di spintonamenti, strattonamenti, sculacciate e urla, per le quali due educatrici sono indagate per maltrattamento.
Sarebbero vari gli episodi contestati, tra i quali il caso di una bambina percossa perché, secondo l’educatrice, non mangiava abbastanza, e quello di un bambino che non voleva dormire, per questo afferrato per una gamba, trascinato a letto e poi sculacciato. Nella ricostruzione della vicenda sarebbero emersi anche altri comportamenti come schiaffi e spintoni, situazioni che avrebbero causato cambiamenti improvvisi di umore nei bimbi, segnali rivelatori di un disagio che, così piccoli, stavano vivendo e che hanno insospettito i genitori.
Nel 2020 a Busto cinque educatrici di un asilo nido erano finite al centro di un’indagine per maltrattamenti, dopo l’esposto di alcuni genitori. Due anni dopo, nel maggio 2022, è stata accolta dal Giudice per l’udienza preliminare la richiesta di archiviazione dell’indagine: erano severe "ma non maltrattanti”.