Malpensa, caos nel parcheggio low cost: rientro dalle ferie con caccia all’auto

Ritardi e “sparizioni” al parcheggio low cost di Malpensa: 80 denunce

IL DANNO E LA BEFFA I viaggiatori appena sbarcati aspettano di capire dove siano  finite le auto: molti di loro scopriranno di essere stati  anche multati per divieto di sosta

IL DANNO E LA BEFFA I viaggiatori appena sbarcati aspettano di capire dove siano finite le auto: molti di loro scopriranno di essere stati anche multati per divieto di sosta

Malpensa (Varese), 22 agosto 2018 - Brutta sorpresa per decine di viaggiatori al rientro dalle ferie: atterrati allo scalo di Malpensa hanno dovuto letteralmente «dare la caccia» alla propria auto, che era stata affidata al parcheggio low cost Easy Parking di Somma Lombardo (Varese), previo pagamento della tariffa definita a contratto, al momento della partenza. Il ritorno dalle vacanze è stato decisamente amaro: c’è chi ha dovuto attendere sino a 16 ore per riavere la vettura e chi - si parla per ora di un centinaio di persone - si è ritrovato con una multa per divieto di sosta. E chi si è accorto che le chiavi delle auto erano state messe alla rinfusa in alcune scatole sistemate sotto le macchine stesse. Un invito a nozze per eventuali ladri. E infine c’è chi si è ritrovato inspiegabilmente con il tachimetro che segnava 300 km in più rispetto al momento della partenza per le ferie. Le auto avrebbero dovuto restare ferme, parcheggiate nella struttura coperta e custodita di via Dell’Industria sino a quando il legittimo proprietario non fosse tornato a riprenderle. Stando a quanto segnalato ai carabinieri della compagnia di Gallarate, che hanno già fatto diversi accessi nella sede di Easy Parking e stanno, a fronte di almeno un’ottantina di denunce pronte per essere formalizzate, verificando la situazione, le cose sono andate diversamente.

Il flusso record di passeggeri transitati per Malpensa (le stime parlano di un milione 300 mila viaggiatori) ha mandato in tilt la struttura. Troppe auto e posti esauriti. Così il gestore di Easy Parking si è inizialmente appoggiato a un’altra società con sede a Magnago (quest’ultima completamente estranea alla vicenda) rimediando altri 70 posti auto. Terminati anche questi, le vetture sono state parcheggiate ovunque: lungo il ciglio delle strade, nei parcheggi pubblici (la zona circostante il cimitero di Somma Lombardo era intasata), in aree sterrate. Quando i clienti hanno iniziato a rientrare dalle vacanze in modo massivo è scoppiato il caos. In alcuni casi ci sono volute ore per ritrovare auto che nessuno ricordava dove fossero state posteggiate. In un caso un cliente ha rivisto la sua auto in tempi celeri, ma senza le chiavi. A fronte di una simile situazione praticamente tutti gli utenti si sono rivolti ai carabinieri. Se tutta la vicenda verrà confermata dagli accertamenti in corso, per i responsabili si potrebbe profilare un’accusa per truffa. Dato per assodato l’inadempimento contrattuale, visto che le auto non erano in un deposito coperto e custodito, gli inquirenti dovranno valutare se vi siano anche stati «artificio e raggiro» nei confronti degli ignari clienti paganti.