Busto Arsizio, maestre violente all’asilo? Sono innocenti

L'inchiesta e lo scandalo. Ma dai filmati non emergono episodi di maltrattamenti. La Procura al gip: archiviare tutto

La Procura di Busto Arsizio titolare delle indagini

La Procura di Busto Arsizio titolare delle indagini

Busto Arsizio (Varese), 16 settembre 2020 - Nessun bambino sarebbe rimasto vittima di maltrattamenti da parte di cinque maestre di un asilo di Busto Arsizio, in provincia di Varese, denunciate da una coppia di genitori nel giugno scorso. Lo ha scritto nero su bianco il pubblico ministero di Busto Arsizio Rossella Incardona, la quale ha firmato ed inviato al Giudice per le indagini preliminare la richiesta di archiviazione di tutte le accuse a carico delle insegnanti della scuola. Ora sarà il giudice a dover decidere se chiudere definitivamente il capitolo o richiedere ulteriori approfondimenti per proseguire le indagini sul caso. La vicenda mediatica ha avuto inizio con la diffusione in rete di alcuni messaggi postati sui social media, i quali contenevano anche dati sensibili di insegnanti e alunni.

A far partire l’inchiesta della Polizia di Stato, coordinata dalla Procura di Busto Arsizio, sono stati la mamma e il papà di un bimbo che frequentava l’asilo, i quali hanno spiegato di aver notato comportamenti strani nel proprio figlio, di reticenza e paura nel presentarsi a scuola, tanto da ipotizzare che fossero reazioni di chi è stato vittima di alcun maltrattamenti durante il tempo trascorso all’asilo. Le telecamere piazzate all’interno della struttura però, durante diverse settimane di riprese, stando alla decisione del pm non avrebbero registrato alcun comportamento vessatorio, violento o intimidatorio da parte delle cinque maestre indagate. A loro sostegno, inoltre, circa 76 persone tra genitori e bambini, ex studenti oggi adolescenti, hanno firmato una lettera in difesa delle insegnanti, elogiandone la professionalità e la competenza. Raccolte tutte le prove acquisite dagli investigatori, il magistrato titolare del fascicolo di inchiesta ha ritenuto che in quell’asilo non sia stato commesso alcun reato e per tanto ha ritenuto di non dover procedere oltre.