LORENZO CRESPI
Cronaca

Luino, carabinieri e polizia locale: giro di vite sui “no mask”

Iniziati i pattugliamenti per verificare il rispetto delle norme anti-contagio. Intanto balletto di numeri sui casi positivi all’interno dell’ospedale

di Lorenzo Crespi

La questione del focolaio Covid all’Ospedale di Luino approda anche in consiglio comunale. Nella prima seduta della rinnovata assemblea è stato il consigliere di opposizione Franco Compagnoni della lista Sogno di Frontiera a soffermarsi sul tema. Compagnoni, che come medico presta servizio come cardiologo proprio all’ospedale luinese, ha fornito un suo aggiornamento della situazione, dopo i primi casi di positività emersi nei giorni scorsi. "Forse i 15 casi sono un numero al ribasso – ha detto – purtroppo il contagio è destinato a essere un pochino più numeroso, e questo si ripercuote inesorabilmente sull’attività. Per Luino avere 20-22 persone di effettivo in meno coi tempi che corrono rende facile immaginare come le attività non possano avere continuità". Ma in merito al numero ufficiale dei positivi Asst Sette Laghi comunica che il dato aggiornato a ieri è ancora fermo a 15, ovvero il numero comunicato giovedì.

E i controlli finora effettuati sugli altri operatori del blocco operatorio hanno dato tutti esito negativo, mentre procede la campagna di screening sul resto del personale e sui degenti. Compagnoni si è soffermato poi sulla situazione generale dell’ospedale. "Il Pronto Soccorso di Luino è strutturato esattamente come l’ho trovato 38 anni fa – sarebbe ora di concepirlo in modo diverso dal punto di vista concettuale e pratico". Tema su cui ha insistito anche il neo sindaco Enrico Bianchi: "È interesse della città che si arrivi a una definizione in termini più moderni di quella che è l’attività di Pronto Soccorso". E intanto mentre a Luino tiene banco la situazione dell’ospedale a Varese l’attenzione si concentra sui controlli a contrasto della diffusione del Covid-19. Da venerdì l’attività della polizia locale è stata potenziata, con tre pattuglie dedicate ai servizi volti a garantire il rispetto delle normative igienico-sanitarie.

Sotto la lente di ingrandimento in particolare le vie e i locali della movida, visto l’abbassamento dell’età media dei positivi in città da fine agosto a oggi. La fascia più interessata è quella tra i 18 e i 40 anni. Ai giovani è chiesto di attenersi in maniera scrupolosa alle indicazioni del Governo: anche perché la fase dei consigli questa volta salta, si passerà direttamente alle sanzioni. L’attenzione sul rispetto delle disposizioni anti-Covid è massima anche da parte dei carabinieri di Varese, che nella serata di venerdì sono partiti con un servizio coordinato di controllo che durerà fino a oggi. I militari hanno pattugliato il centro e le zone periferiche, soffermandosi sulle principali arterie stradali e nei luoghi di maggiore afflusso di persone, come centri commerciali, parcheggi e piazze. Identificate 90 persone e 30 veicoli. Tre locali sono stati controllati in merito alle normative sanitarie.