
La protesta sul caso Bettole
"Se i gestori vogliono sedersi attorno a un tavolo e trovare una soluzione noi siamo disponibili a parlare e discuterne". Questo l’invito lanciato da Moreno Meiohas, delegato dell’Associazione nazionale galoppo alla Svicc, società che gestisce l’Ippodromo delle Bettole. Prove di distensione dunque dopo la decisione dei gestori di inibire la pista dell’impianto varesino agli allenamenti dei purosangue. Blocco che aveva scatenato la protesta degli operatori con una sfilata per il centro di Varese.
La commissione Sport convocata ieri sera in Comune per fare il punto su questo e altri temi caldi legati alla struttura è stata l’occasione per lanciare un messaggio di apertura.
"Siamo in un clima di pace e collaborazione ma lo chiediamo anche dall’altra parte", hanno detto gli operatori, mentre dalla società sembra esserci apertura a un confronto. "Probabilmente ci sarà, speriamo che non sia un incontro come quello dello scorso anno, dove aspettavamo delle proposte che non sono state mai rispettate", ha detto il presidente della Svicc Guido Borghi, che ha ricordato il motivo del blocco degli allenamenti, ovvero crediti che la società vanta. "Un mese prima della chiusura avevamo avvisato che avremmo chiuso le piste: dobbiamo fermare l’emorragia di chi è insolvente nei nostri confronti. Questo ci limita nella possibilità di fare gli investimenti che sono necessari per fare le corse".
Ovvero i lavori per tribune ed impianto elettrico. In vista della stagione estiva Borghi ha spiegato che si sta cercando "di fare tutto quanto necessario affinché l’Ippodromo sia fruibile per gli eventi di luglio e agosto".