REDAZIONE VARESE

Folla ai funerali del padre di Lidia Macchi a Casbeno

Il prevosto di Varese: "preghiamo perché si accenda la luce della verità"

La chiesa gremita

Varese, 18 aprile 2016 - “Il travaglio che ha subito questa famiglia è il travaglio di tutta la città: preghiamo perché si accenda la luce della verità”. Il prevosto di Varese, don Luigi Panighetti, ha espresso questo auspicio celebrando i funerali del padre di Lidia Macchi, la studentessa massacrata con 29 coltellate nel gennaio 1987, morto venerdì scorso a 73 anni.

Le indagini sull'omicidio, riaperte nel 2013, hanno avuto una svolta lo scorso 15 gennaio con l'arresto di Stefano Binda, ex compagno di liceo della vittima, accusato di aver violentato e ucciso la ragazza. Le esequie di Giorgio Macchi si sono tenute davanti a una folla di persone nella chiesa parrocchiale del quartiere varesino di Casbeno, dove vive la famiglia. Nell'omelia un sacerdote amico di Giorgio Macchi ha sottolineato che la “tragedia” dell'omicidio della figlia “è servita per seminare la speranza”, anche attraverso le iniziative di beneficenza in Africa della Fondazione Lidia Macchi, nata in memoria della studentessa. Alla Fondazione sono state devolute le offerte raccolte durante le esequie. Ha partecipato ai funerali anche il presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Raffaele Cattaneo. “Conoscevo Giorgio e la moglie Paola – ha spiegato al termine della cerimonia – entrambi sono andati oltre il dolore, sapendo cogliere quei frutti di bene che una vicenda così tragica ha saputo portare”.