REDAZIONE VARESE

Le Donne di Jasmine a Legnano al capezzale del Marocco martoriato dal sisma

L'associazione Jasmine di Legnano ha lanciato una raccolta fondi per aiutare la popolazione marocchina colpita dal terremoto. Grazie alla campagna su GoFundMe hanno raccolto oltre 50mila euro. Aiutiamo insieme a risollevare chi sta combattendo contro questa tragedia.

Le Donne di Jasmine a Legnano al capezzale del Marocco martoriato dal sisma

L’associazione Jasmine di Legnano ha lanciato una raccolta fondi su GoFundMe che ha già superato i 50mila euro per aiutare la popolazione marocchina colpita dal grave terremoto che ha provocato oltre duemila morti e diverse migliaia di feriti. "Il Marocco è in ginocchio: i sopravvissuti sono senza cure, senza un tetto dove vivere, senza acqua potabile, elettricità e accesso a cure mediche di base. Un terremoto non finisce mai dopo la scossa, quello è solo l’inizio di uno sconvolgimento che troppo spesso dura troppo tempo; la vita di intere comunità viene stravolta e la tragedia umana che ne consegue non si esaurisce con la conta dei feriti, delle persone scomparse e dei danni", raccontano con le lacrime agli occhi all’associazione legnanese.

"Noi di Jasmine lanciamo un grido di aiuto con la speranza di essere ascoltati. Noi che vediamo la nostra terra devastata da questa immane tragedia, noi che abbiamo lì parenti e amici che ora si trovano senza più niente. Aiutateci ad aiutare , tendiamo la mano, insieme, facciamo sentire la nostra vicinanza, il nostro sostegno. Solo uniti possiamo fare la differenza , insieme possiamo risollevare chi sta combattendo contro questa immane perdita". Si cercano aiuti materiali che verranno spediti ad associazioni che sono in loco. "È compreso il nostro amico Soufiane, titolare di Roba da Marocchini, la più grande pagina instagram della comunità marocchina in Italia. Soufiane sta lavorando dal Marocco per provvedere a smistare e raccogliere container di aiuti da tutte le parti del mondo. Condividiamo questa campagna con i nostri amici, familiari e colleghi La condivisione sui social media, via e-mail o in qualsiasi altro modo può fare una differenza significativa".

Christian Sormani