
Un bustocco doc. Determinato, tenace, schietto, sempre attento alle esigenze di tutti: nelle parole del sindaco Emanuele Antonelli, il giorno dei funerali, nella chiesa di Sant’Edoardo, il ritratto di Giuseppe Tagliabue, per tutti Peppino, l’edicolante storico di viale Alfieri. Una vita trascorsa in quel negozio, cartoleria ed edicola, aperta dalla madre, la sua seconda casa, dove è rimasto fino a quando il Covid non gli ha lasciato scampo. Peppino Tagliabue è tra le tante vittime del virus in città. Contro il Covid ha perso l’ultima battaglia, lui che di battaglie per il suo quartiere, Sant’Edoardo, per la sua categoria e per la città ne aveva fatte tante. Avrebbe compiuto 84 anni questo mese e ci teneva a sottolineare di essere coscritto di Papa Francesco (nel 2013 aveva organizzato con un gruppo di coscritti il viaggio a Roma in occasione del compleanno del Santo Padre per fargli auguri e donargli la tessera onoraria del sodalizio bustese). Il suo negozio è stato un passaggio obbligato per generazioni di bustocchi: la scuola Bertacchi è a poca distanza, la mattina il via vai di ragazzini per l’acquisto di quaderni, matite, penne era continuo come pure il passaggio dei clienti per l’acquisto dei giornali, ai quali anticipava le notizie principali.
Amava il rione, la parrocchia e la città, sempre pronto a impegnarsi se c’erano iniziative da portare avanti, e a lanciarne di nuovi, con entusiasmo e passione. Tra i progetti che aveva a cuore uno riguardava la sua categoria, quella degli edicolanti (per anni era stato loro rappresentante in Ascom), istituire una Giornata nazionale dell’edicolante, proponendo come patrona la Madonna dell’Aiuto, venerata nella “sua “ Busto, nel santuario in piazza Santa Maria. E nel cassetto c’era pure la preghiera scritta in collaborazione con monsignor Silvano Provasi. Aveva lanciato la proposta all’inizio di quest’anno. Aveva indicato la data ideale, il 2 maggio, e si era dato da fare per realizzare quel desiderio. Un progetto che non resta fermo nel cassetto. Ascom Busto Arsizio e il Sindacato nazionale autonomo giornalai si sono impegnati per realizzarlo, nel ricordo di Peppino Tagliabue, una vita ricca di valori che ha lasciato una grande eredità morale.
Rosella Formenti