La lite finisce a coltellate. Arrestato l’aggressore

Il ferito si sentiva raggirato per un acquisto online ed era andato a reclamare. Ma il venditore ha afferrato un’arma e lo ha colpito appena sotto il mento. .

INVERIGO (Como)

È andato dal venditore per ottenere il risarcimento del suo acquisto, convinto di essere stato truffato. Ma da quell’abitazione di Inverigo, sabato sera, la vittima è stata portata via in ambulanza, con una coltellata al collo. L’aggressore, Enzo Lettieri, 73 anni, residente a Briosco ma domiciliato a Inverigo in via Garzonio, dove sono avvenuti i fatti, è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di tentato omicidio.

Il ferito, un milanese di 59 anni, qualche giorno fa aveva acquistato da Lettieri un telefono cellulare Samsung S24, messo in vendita sulla piattaforma Marketplace di Facebook a 400 euro. Ma quell’apparecchio, a dire dell’acquirente, non funzionava come avrebbe dovuto: lo aveva così portato in un centro di assistenza, scoprendo che non risultava censito e quindi presumibilmente clonato.

Sabato verso le 18 l’acquirente si è presentato a casa di Lettieri, dopo aver finto di voler fare un ulteriore acquisto, una affettatrice per l’esattezza, e accordandosi per il ritiroal domicilio, ottenendo così l’indirizzo. Ma a quel punto è nata la discussione: Lettieri sosteneva che il telefono venduto non aveva alcun problema, rifiutandosi di restituire il denaro, mentre la vittima avrebbe afferrato l’affettatrice, per compensare il raggiro che riteneva di aver subito. Così il settantatreenne ha dapprima cercato di colpire la vittima con una mazza, fermato dal figlio di quest’ultimo che lo aveva accompagnato, per poi afferrare un coltello e ferirlo al collo, nella zona sinistra sotto il mento.

Per contro, durante la lite la vittima è riuscita a sferrargli una testata che gli ha fratturato il naso. Entrambi sono finiti all’ospedale di Cantù, dove sono stati dimessi: il cinquantanovenne con una prognosi di 8 giorni, Lettieri di 15 giorni. Quest’ultimo, portato in carcere al Bassone su disposizione del magistrato di turno, Simona De Salvo, è stato anche indagato a piede libero con l’ipotesi di truffa e sono stati messi sotto sequestro il coltello, la mazza, il telefono cellulare e l’affettatrice.