La “green way“ sull’ex ferrovia Il nodo da sciogliere è la proprietà

L’assessore all’Ambiente: "La soluzione più funzionale potrebbe essere la cessione del diritto di superficie"

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di Sara Giudici

Ripartiti i lavori per la green way di Saronno, con una conferenza dei servizi asincrona (uno scambio di documenti invece che di incontri in presenza) per stabilire la futura proprietà del sedime dell’ex Saronno-Seregno, la tratta ferroviaria dismessa che corre dal centro della città al confine con Solaro.

A mettersi al lavoro l’amministrazione con l’assessore all’Ambiente Franco Casali e Ferrovienord. "Al momento – ha spiegato Casali – stiamo lavorando sul nodo della proprietà del sedime. Ci sono opzioni differenti e le stiamo analizzando. Si potrebbe procedere con una vera e propria cessione di proprietà, oppure in comodato d’uso o, ancora, tramite la cessione del diritto di superficie. Questa sarebbe secondo me la soluzione più funzionale".

Definito il nodo della proprietà, realisticamente entro l’anno, il Comune avrà la possibilità di utilizzare il sedime ferroviario ristrutturandolo, magari sfruttando dei bandi anche del Pnrr o regionali. L’obiettivo? Una pista ciclabile con parco lineare sull’idea di quella famosissima di New York. L’idea è sempre quella di dare a Saronno una vera e propria greenway che consenta di andare dalla periferia cittadina, al confine con Solaro zona Introini, fino in centro a ridosso dello scalo ferroviario.

Un progetto che la città degli amaretti accarezza da tempo, ci sono state anche iniziative di sensibilizzazione (come quella della foto di copertina), progetti realizzati dal Politecnico e persino un protocollo firmato coi Comuni limitrofi.

A tal proposito, visto il recente accordo con Solaro per la ciclabile che correrà in via Roma e via Vecchia per Solaro, facile immaginare un raccordo proprio nella frazione di Introini tra i due percorsi, insieme al percorso ciclabile che taglia la tangenziale esterna che corre al confine tra i due comune.