La caccia ai giovani talenti nelle piccole imprese: "Questo è il posto giusto"

La campagna di Confartigianato Varese rivolta alle nuove generazioni

"Bisogna cambiare la mentalità corrente per cui lavorare nelle nostre aziende per i giovani non è attrattivo. Non è assolutamente così: le Pmi sono stimolanti, innovative, sostenibili, flessibili, agili nei processi di sviluppo". Con queste parole il presidente di Confartigianato Varese Davide Galli ha lanciato la campagna “Diventare grandi nelle piccole imprese“ che punta a portare sempre più giovani talenti nelle piccole aziende del Varesotto. Sono quattro i volti protagonisti dei manifesti - Margherita, Paola, Luca e Filippo - che rappresentano le varie sfaccettature del mondo dell’impresa. L’iniziativa sarà attiva per tutto il 2024 e si rivolgerà agli imprenditori e alle scuole anche attraverso una campagna pubblicitaria.

Ad oggi in provincia di Varese gli under29 rappresentano il 14,8% degli occupati (18 la media lombarda), registrano un tasso di occupazione del 41,2% (era il 39,1% nel 2022) e hanno un peso pari al 32% sul totale delle entrate preventivate in azienda (30,8 nel 2022). "Valori che crediamo possano crescere negli anni a fronte di un’offerta di sempre maggiore qualità da parte delle Pmi – continua Galli –: è una questione di scelte e quella delle piccole imprese, per i ragazzi, è la migliore delle scelte possibili. Da noi si può trovare non solo “un lavoro“ ma “il lavoro“. Quello in grado di rispondere alle aspettative di crescita personale e professionale". Quindi ha sottolineato la formazione, tema su cui Confartigianato investe molto. Un aspetto che Galli ha voluto rimarcare. "Noi facciamo un lavoro importante di formazione verso i giovani, molti altri si limitano a rubarceli". Un pensiero rivolto non solo alla vicina Svizzera, ma anche alle grandi imprese. E che la competizione sia sfrenata per intercettare i migliori talenti, che sono sempre di meno visto il calo demografico, lo ha confermato anche il coordinatore del Centro Studi Imprese Territorio Antonio Belloni.

"Il contesto è difficile, è una guerra: ci si combatte per rubarseli. I giovani non ci sono, il tema è trovarli e convincerli a lavorare con noi". A portare la voce diretta di chi nelle imprese lavora sono stati quattro imprenditori del territorio: Andrea Gatti (Gea srl), Valeria Nebuloni (Nebuloni Impianti srl), Paolo Rolandi (Cromatura Cassanese) e Riccardo Ferrario (Elettroimpianti Ferrario). "Nelle nostre aziende non c’è un giorno uguale all’altro, non ci si annoia. E in un mondo che gira vorticosamente ogni 30 secondi, il tempo di un reel di TikTok, per i giovani è importantissimo", ha detto Rolandi.

Lorenzo Crespi