La Bareggio del futuro: "Nuova piazza e spazi"

Il sindaco Linda Colombo risponde alle critiche della minoranza "Al posto della ex Cartiera un luogo di aggregazione con verde e acqua".

La Bareggio del futuro: "Nuova piazza e spazi"

La Bareggio del futuro: "Nuova piazza e spazi"

"Il volto di Bareggio è destinato a cambiare in questi anni. Avremo una nuova piazza, nuovi spazi vitali e aggregativi così come indicati nella variante al Piano regolatore approvata negli anni scorsi. Quella è l’idea madre da cui nasce tutto il disegno del nuovo cuore del paese". Lo dice il sindaco Linda Colombo, rispondendo alle polemiche che sono nate proprio in merito al ridisegno delle aree centrali. I lavori sull’area dell’ex cartiera, finanziati con i fondi del Pnrr, stanno proseguendo come da programma. Nella giornata di ieri è stato abbattuto anche il secondo magazzino comunale.

"I lavori in questa parte dell’area pensiamo di concluderli entro giugno. Lì c’è anche il bocciodromo, che verrà riqualificato in modo da diventare una struttura sportiva polivalente". Per quanto riguarda la parte dove insiste l’ex cartiera si prosegue con le indicazioni della variante. "Qui faremo una nuova piazza, che avrà un costo superiore al milione di euro, con alberature, rilievi verdi con spazi d’acqua e pavimentazione in pietra, sulla quale si affacceranno due edifici residenziali. Verrà mantenuta, con adeguata riqualificazione, la cortina dove ci sono le sedi della Protezione civile e dei Combattenti e Reduci. Questa zona verrà collegata all’area della ex Sapla e Alma con percorsi ciclabili e pedonali". Resta da definire la nuova struttura polivalente. "Quella che le minoranze chiamano cubotto, ma che non sarà certamente un cubo – dice la sindaco –. Per questa struttura bandiremo un concorso di idee, con premi in denaro anche per alzare l’asticella tra i partecipanti". "Sarà un lavoro lungo – aggiunge – perché la piazza è molto ampia: spero che prima della fine del mio secondo mandato si possa già vedere qualcosa, in modo da cambiare il volto di questo paese che urbanisticamente è molto anomalo. Negli anni d’oro tutto il centro storico è stato abbattuto e ora finalmente stiamo disegnando una nuova centralità, anche se logicamente in stile moderno". Giovanni Chiodini