
di Sara Giudici
L’ospedale di Saronno è da tempo al centro di un vivace dibattito cittadino. E dei prossimi investimenti in arrivo nel presidio di piazzale Borella si è parlato in occasione del ringraziamento alla Saronno Point, la onlus che sostiene progetti solidali in città proprio a partire da quelli per il nosocomio. Protagonisti, il consigliere regionale Emanuele Monti e il direttore generale dell’Asst Valle Olona, Eugenio Porfido. Tra i saronnesi c’è grande preoccupazione per il fatto che molti reparti, come la Pediatria, non sono stati riattivati dopo la pandemia così come per la carenza di personale.
Tra i problemi di cui si è parlato anche la perdita di attrattività, per pazienti e medici, del presidio saronnese. Tutte incognite a cui sembrano rispondere gli interventi anticipati nelle ultime ore. Monti ha confermato l’arrivo di 15 milioni per la ristrutturazione e l’adeguamento tecnologico del Padiglione marrone. Si tratta di un intervento predisposto nel post-Covid per un rinnovamento complessivo della palazzina della Medicina, da utilizzare anche come Pronto soccorso in caso di pandemia.
Dalla Regione arriva la notizia dello stanziamento: "I soldi già ci sono e i progetti anche", di "cinque milioni in tecnologia di cui la metà, con l’investimento per l’acceleratore lineare, per l’Oncologia". Insomma una novità che va oltre gli interventi di sistemazione dell’ospedale sul fronte della messa a norma ma che punta all’eccellenza e all’attrattività. "L’Oncologia è un asset strategico per l’ospedale di Saronno – ha spiegato Monti – un’eccellenza su cui la Regione continua a investire, credendo nel suo ruolo strategico". Ma non solo.
Le buone notizie riguardano anche il personale: "A breve delibereremo, tra i primi presìdi della Regione, il Piano organizzativo che premierà con strutture e primariati nuovi l’ospedale di Saronno". Insomma Monti e Porfido commentano l’importanza del presidio saronnese non solo per la popolazione di un territorio a cavallo tra tre province ma anche per l’Azienda ospedaliera e la Regione. Porfido lo rimarca: "È un’ospedale strategico, stiamo lavorando con investimenti sulla sicurezza e sui reparti, impegnati anche ad affrontare i problemi del personale. Le voci che parlano di chiusure sono smentite da questi investimenti".