"Immondizia e paura, abbattete l’ecomostro"

Cantiere abbandonato a Legnano diventa ecomostro: degrado, rifiuti, topi e pericoli per i residenti. Situazione preoccupante che richiede intervento urgente.

"Immondizia e paura, abbattete l’ecomostro"

"Immondizia e paura, abbattete l’ecomostro"

Un vero ecomostro, di quelli che nessuno vorrebbe ritrovarsi vicino a casa. Un cantiere abbandonato da quattro, cinque anni, compreso fra le vie Stoppani, Monte Santo e Plinio. I residenti denunciano uno stato di degrado che si alimenta di giorno in giorno fra incuria e inciviltà, rifiuti abbandonati e scarichi di macerie edili. C’è chi si è perfino liberato di una vecchia vasca da bagno, chi di una porzione di finestra: ovviamente buttandoli oltre la recinzione, magari con la complicità del buio.

"L’impresa è fallita ed è rimasta questa costruzione che è uno sfregio per il quartiere – afferma Rossana, una residente - È un peccato perché il quartiere è bello, vivibile e con molto verde". Un’altra abitante, Nadia, segnala la presenza di topi: "Ne abbiamo trovati in strada, poco lontani dal cantiere". Andrea taglia corto: "Un letamaio che fa a pugni con una zona bella e tranquilla". Maurizio coltiva ardentemente un auspicio: "Spero che nessuno abbia comprato casa qui. Personalmente non vedo altre via d’uscita: o l’abbattono oppure lo completano. Perché così viene svalutata tutta l’area".

Marina intravede anche dei rischi: "Qualche clochard potrebbe entrare a dormire, accendere fuochi". Il degrado si avverte al solo passare, e con il buio cresce la paura. La costruzione abbandonata è circondata dall’erba alta, all’interno cresce una vegetazione rigogliosa, punteggiata da scarti edili abbandonati e sacchi neri di rifiuti. La rete che scherma il cantiere, sulla strada, è abbassata in più punti, forse per scaricare l’immondizia più comodamente. Un spettacolo davvero poco edificante, mentre è impossibile dimenticare la disavventura capitata nel luglio 2023 a un altro residente.

A passeggio con la famiglia e il cane, ha visto uscire dal cantiere un serpente lungo oltre un metro. "Mia moglie aveva il cane al guinzaglio e si trovava un poco più indietro di me – aveva raccontato – Appena l’ho visto, le ho detto di fermarsi mentre chiamavo il numero unico per le emergenze, fornendo la descrizione: un serpente squamato grigio scuro lucido, sul fianco una colorazione fra il giallo, l’azzurro e il verde. Poi si è spostato in un prato. Dal 112 mi confermavano che non si trattava di una semplice biscia. A casa ho fatto una segnalazione nella nostra chat di condominio, per avvisare i genitori con bambini e i proprietari di animali. Una cosa è certa: noi da lì non passiamo più".

Silvia Vignati